Mangio troppa cioccolata
Girasole
Senza Ali
Greatest Hits

Al suo terzo disco, Giorgia opera una decisa inversione di tendenza in direzione di una musica più sentita e personale, certo dovuta alla presenza inconfondibile di Pino Daniele, che in Mangio troppa cioccolata veste i panni del produttore. La giovane cantante romana pare dimenticare le canzoni 'facili' che fin qui hanno contrassegnato i precedenti lavori: il risultato è un album dove alle consuete (ed a lei congeniali) sonorità soul si integrano in modo interessante (e gradevole) ritmi mediterranei e melodie italiane: insomma lo stesso giochino musicale che, mutatis mutandis, il grande Pino ha utilizzato per i suoi arabeschi canori tra blues, black music, rhythm'n'blues e tarantella. Sulla musica prevale, al solito e non potrebbe essere diversamente, la splendida voce di Giorgia, per quanto le canzoni non siano semplicemente costruite per far emergere le sue indiscutibili doti vocali, ma riescano a vivere di vita propria. In primo piano la cover storica Un'ora sola ti vorrei, che già di per sé mostra un lato inedito di Giorgia, abile a fondere la sua inconfondibile ugola con un funky rallentato ma letteralmente contagioso. Tra i brani più convincenti segnaliamo Un amore da favola e Fai come se - composizioni di Giorgia: la prima in particolare si impone per l'intrigante ritmo jazz, illuminato da una bella interpretazione della giovane cantante (che qui arriva a ricordare Sade) -, Dimmi dove sei e Arriva il temporale - entrambe composte da Daniele: una ballata morbida ed a tratti ipnotica la prima, un'irresistibile intrusione nella disco la seconda-, ed infine Sueño latino - interessante miscela di spagnolo e inglese su ritmo latinoamericano -. D'obbligo segnalare anche il buon groove di Ho voglia di ricominciare. La vera carriera della più grande voce italiana dell'ultimo decennio ricomincia da Mangio troppa cioccolata, per fortuna con un giusto cambio di passo ed un salutare soffio di freschezza.

Voto 7