Come un personaggio di un noir d’antan, pare sia figlio di un mercante d'arte e di una
ballerina, ma quello che importa, visto che la fa davvero bene, è che abbia deciso di fare musica. E' davvero una bella sorpresa il varesino Lory Muratti, classe 1977: un musicista, cantante e scrittore emozionale, ma soprattutto un artista che comunica emozioni. Basta sintonizzarsi col suo album Scintilla per rendersene
conto, per scoprire una new wave assolutamente contemporanea, che riesce a elettrizzare
al primo ascolto, affascinare al secondo e così via.
A dire il vero Scintilla è stato all’inizio (dal 30 maggio 2013) un romanzo noir, un e-Book, pubblicato da Feltrinelli,
poi, dal settembre 2013, un album pubblicato da Mescal: nove sono i capitoli da leggere
in quello che lo stesso autore definisce un thriller sentimentale, come nove
sono le canzoni da ascoltare nell’azzeccato cd Scintilla. Ed è proprio su queste su cui concentreremo il nostro interesse perché sono tracce mosse da un ritmo cangiante con testi che intrigano e un sound che incanta, da armonie e atmosfere rare e
preziose, che la dicono lunga sull’eclettismo e il talento che
caratterizza uno dei personaggi di spicco del nuovo cantautorato italiano. Lory Muratti si
conferma tale con questo illuminante Scintilla. Testi oscuri e, allo stesso
tempo, pieni di speranza, flash di parole visionarie per monologhi interiori
mai banali, che si bagnano in un vortice musicale suntuoso, agitato da psichedelie e cambi di direzione, Un suono tecnologico, ma anche fuori dal tempo, che disegna il sinuoso incedere di quello che secondo questo dotato
storyteller italiano è l’alt rock di oggi. Difficile dargli torto,
visto che ascoltando i nove brani di Scintilla anche dal vivo (Lory Muratti di
solito si fa accompagnare dai Testimoni) si rimane piacevolmente intrappolati
in una trama di questo progetto, che in diversi set (grazie a una performance
che incrocia i due mondi) rivela sia la sua versione letteraria, che musicale.
Voto
8
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