Mangio troppa cioccolata
Girasole
Senza Ali
Greatest Hits
A
livello squisitamente vocale è la più grande interprete su scala nazionale:
nonostante la giovane età Giorgia Todrani da
Roma, classe 1971, figlia d’arte (di Giulio Todrani), vanta un
apprendistato di tutto rispetto nei club capitolini, una propensione naturale
per il soul ed un’ugula da brividi, oltre alla capacità di usarla come
un vero e proprio strumento. Poche interpreti sono riuscite, come lei, senza
sbagliare mai un passo, a conquistare il pubblico e (progressivamente) la
critica mostrando un’incontestabile crescita artistica una tappa dopo l’altra:
come solista Giorgia
ha esordito con E poi a Sanremo 1994, vincendo l’anno successivo con Come
saprei. Il cambio di marcia è datato 1997 con l’album Mangio troppa cioccolata,
prodotto da Pino Daniele: il successivo Girasole (1999)
ed il recente Senza
ali, pubblicato dopo la partecipazione all’ultimo Festival di
Sanremo hanno confermato Giorgia come una
delle cantanti più interessanti della scena italiana. Le tredici ca nzoni del
quinto disco in carriera puntano, come di consueto, sulla straordinaria voce
di Giorgia: l’album lascia intravedere un respiro più internazionale
rispetto al passato, non a caso è stato registrato tra Los Angeles e
Minneapolis, e prodotto da Michael Baker, già direttore artistico di Whitney
Houston ed arrangiatore di Aretha Franklyn. Dalla title track fino alla
conclusiva versione acustica di Girasole il
fil rouge dell’album è senza dubbio una variegata miscela di black
music amalgata nel pop, come si evince ad esempio da un brano come Save
the world, tutto giocato tra rhythm’n’blues e pop,
interpretato in coppia con la cantante americana Aisha. La gemma assoluta di Senza ali
è comunque il brano con cui Giorgia ha
partecipato a Sanremo 2001, rischiando seriamente di vincere e poi conquistando
un’onorevole secondo posto: ci stiamo riferendo a Di sole e d’azzurro,
una canzone ricca di magia, cristallina e melodica, composta da Giorgia insieme a
Zucchero. Nel corpo centrale del disco, non troppo convincente, spicca Un
posto migliore, una bella ballata vagamente sognante, carica di groove
e marcata da un ritmo sbilenco. D’obbligo segnalare anche Il mare sconosciuto,
pezzo anomalo ma suggestivo, con una guest star d’eccezione come Herbie
Hancock.
Giorgia, Senza Ali [Bmg 2001]
Voto
7+