Eat the phikis
  Craccracriccrec
  Made in Japan Live
  Cicciput A
  Cicciput B
              
				
              Nella luminosa parata di stelle di ieri e di oggi che ha animato l'edizione 1999 degli MTV Europe Music Awards,  l'unica 'lampadina' accesa  a livello nazionale è stata, a sorpresa, quella di  Elio e Le Storie Tese . Il  gruppo milanese  si è presentato sul palco in versione ridotta - mancava il tastierista  Rocco Tanica  - (e in canottiera) per ritirare il premio da Andrea Pezzi.  Il cantante Elio  ha colto la magnifica occasione per salutare il compagno assente "che in questo momento si starà mangiando le palle", poi  la band  ha salutato il pubblico con un atipico That's Amore. Un riconoscimento frutto anche dell'ultima fatica discografica del gruppo, quel  Craccracriccrecr  pubblicato dopo il pesante lutto del sassofonista Feiez. Un album che fin dal primo ascolto mostra con chiarezza che  i cinque Elii  superstiti sono sempre gli stessi di prima, con il loro consueto carico di ironia e di follia, semmai  ancora più sfrenati e poliedrici  nei loro infiniti tentativi di  ricerca parodica-sperimentale . Anche nei prossimi concerti del "complessino" potremo riascoltare i brani di Craccracriccrecr, cioè quindici invenzioni, per quasi altrettanti generi musicali - o, meglio, parodie di generi musicali -. Dentro l'album si trova davvero un po' di tutto: un bel radical rap impegnato molto pseudo-jovanottesco ( La visione ), un mordente pezzo di hard rock ( Il rock and roll ) e un brano swing alla Johnny Dorelli che impressiona per la qualità d'ambientazione temporale ( La bella canzone di una volta ).  Tra le cose degne di nota  c'è poi una guest alla romanesca di Giorgio Bacardi in Che felicità e, in rapida successione, una partitura per operetta - musica 'seria', tre cantanti 'veri' e un libretto ovviamente fuori di testa - che introduce  Il farmacista , uno stralunato pezzo di country & western con tanto di nitriti in sottofondo -  Bobbi burrs (Baby birds)  -, un brano che rilegge (e sapientemente) il primo periodo beatlesiano (Beatles, Rolling Stones e Bob Dylan), il morbido soul di Caro 2000, la rediviva dance anni Settanta di Discomusic e gran finale con  Bis  che fa decisamente il verso a Ligabue.  Una progressione di citazioni musicali  davvero micidiale, testi completamente demenziali, non si contano i succosi inserti che legano un brano e l'altro:  Elio e le storie tese  continua ad essere  il gruppo  che assortisce alcuni tra i migliori virtuosisti sulla piazza, sia dal punto di vista musicale che a livello d'ironia e mordacità intellettuale. Vivamente consigliato per (quasi) tutte le età.
Elio e le Storie Tese, Craccracriccrec [Aspirine Music/Bmg 1999]
              Voto 
                7