Tre uomini e una gamba
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All'esordio sul grande schermo il trio milanese fornisce una prova davvero sorprendente, dato che in Tre uomini ed una gamba Aldo, Giovanni & Giacomo sono impegnati su un triplice fronte artistico come attori, co-registi e co-sceneggiatori. La storia racconta un divertente road movie da Lodi a Gallipoli, dove Giacomo deve convolare a giuste nozze con la terza figlia di un trucido imprenditore - le altre due le hanno sposate i suoi amici Aldo e Giovanni e non sembrano rallegrarsene troppo - che è anche il suo principale, il proprietario della ferramenta "Il paradiso della brugola" dove lavorano i tre amici. Oltre al viaggio, altro Leitmotiv del film è la gamba, una preziosa scultura d'arte contemporanea del notissimo Garpez che i tre devono portare al suocero-padrone insieme al suo amatissimo cagnolino Ringhio. Nel corso del lungo itinerario un incidente automobilistico con una simpatica restauratrice d'oggetti antichi aggiunge un quarto membro alle avventure di strada del gruppo: e a sviluppare un naturale affiatamento con lei sarà, guarda caso, proprio Giacomo, il futuro sposo. Tre uomini e una gamba funziona proprio come storia in movimento, lungo un percorso che riserva sorprese di continuo ed offre il destro ai tre protagonisti per inserire i loro collaudati numeri teatrali: il film procede ad un ritmo notevole e, tra molteplici citazioni di celluloide (da Point break a Marrakesh Express), trovano spazio tre 'gustosi' spezzoni ispirati ai film di genere - rispettivamente ad un gangster movie, al filone neorealista ed infine ad un horror -. Nonostante la storia sia esile sotto il profilo narrativo, si tratta nel complesso di una pellicola vivace, fresca, ricca di verve e spesso esilarante, animata da battute irresistibili e da una comicità mai scontata.

Voto 7½