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  20/04/2024 - 12:53

 

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La leggenda di Al, John e Jack
Regia di Aldo, Giovanni e Giacomo con Massimo Venier
Cast: Aldo, Giovanni e Giacomo Poretti, Antonio Catania, Ivano Marescotti, Aldo Maccione, Giovanni Esposito; commedia; Italia; 2002; C.
Tre criminali da strapazzo per un improbabile gangster movie

 




                     di Paolo Boschi


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Si tratta forse del film più atteso della grande disfida cinematografica di fine 2002, ma non sussiste dubbio di sorta che La leggenda di Al, John e Jack sia il progetto più ambizioso che Aldo, Giovanni e Giacomo – con la consueta collaborazione del fidato Massimo Venier in fase di sceneggiatura e dietro la macchina da presa – abbiano concepito per il grande schermo. La storia prende avvio a New York nel 1959: Al, John e Jack sono tre strampalati gangsters sul libro paga del boss Sal Genovese detto “Coscia di pollo”, un tipaccio che usa eliminare tout court quei dipendenti che perseverano negli errori. E’ quanto accade abitualmente al maldestro trio di protagonisti che – si tratti di riscuotere il pizzo, far saltare un negozio o togliere di mezzo qualcuno – non ne combinano mai una giusta. L’ultima stupidaggine della serie (hanno ammazzato il Frankie sbagliato) rischia di avviarli ad una dolorosa dissoluzione in un barile di acido: come ultima possibilità il boss affida loro il delicato incarico di scarrozzare per New York la vecchia zia arrivata in città. Manco a dirlo, Al, John e Jack fanno cilecca anche stavolta e si danno alla macchia: si costituiranno o tenteranno di attuare un incredibile piano per tornare nelle grazie del capo? In siffatta situazione c’è anche uno spinoso problema da risolvere: dopo un elettrizzante incidente Al infatti ha dimenticato completamente la sua vita passata e continua a dimenticarsi ogni cosa quando si addormenta, con grande scorno dei suoi due soci, costretti tutte le volte a raccontargli da capo le loro complicate disavventure. Come spesso è successo nei film del trio milanese l’apparenza inganna: le cose si riveleranno infatti molto più complesse e sorprendenti di quanto ci si potrebbe attendere a prima vista. I tre personaggi alla base de La leggenda di Al, John e Jack vengono da molto lontano ed in particolare dall’episodio gangsteristico inserito in Tre uomini e una gamba, il fortunato film d’esordio di Aldo, Giovanni e Giacomo. Il primo film americano del trio comico milanese gioca col lato parodico del gangster movie: la partitura è di stile brillante, narrativamente solida, ravvivata da una fotografia sapientemente sgranata, con un’estrema attenzione per i particolari, numerose gags, una colonna sonora d’epoca scelta con molto gusto ed infine alcune (efficacissime) citazioni filmiche, dall’Hitchcock de La donna che visse due volte fino allo Scorsese di Toro scatenato. Nonostante questi innegabili pregi La leggenda di Al, John e Jack procede a ritmo alternato e non spicca mai il volo: i tre protagonisti risultano un po’ costipati nei ruoli rispetto al brio messo in mostra nei precedenti Così è la vita e Chiedimi se sono felice. Il prodotto finale comunque, considerando la qualità media dell’offerta natalizia, lascerà senza dubbio soddisfatti i moltissimi estimatori di Aldo, Giovanni e Giacomo. A quest’ultimo spetta la palma della battuta migliore, rivolta all’indirizzo di Giovanni: “A te dovrebbero darti il Nobel per la mafia, e se non te lo danno è perché è tutto un magna-magna!”.

La leggenda di Al, John e Jack, regia di Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti e Massimo Venier, con Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Antonio Catania, Ivano Marescotti, Aldo Maccione, Giovanni Esposito; commedia; Italia; 2002; C.; dur. 1h e 45'

Voto 7 

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