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Blues in sedici
Bar Sport Duemila
In Bar sport Duemila Stefano Benni, scrittore e giornalista
bolognese, classe 1947, presenta una serie di racconti che si segnalano per
l'originalità delle trovate narrative e per la vivacità della prosa, due
costanti dell'opera di Benni, già autore di sillogie liriche (Prima o poi
l’amore arriva e Ballate), di raccolte di racconti (L’ultima
lacrima e Il bar sotto il mare) e di vari romanzi (Terra!, Baol,
La compagnia dei Celestini ed Elianto). In questa raccolta,
scritta a vent'anni di distanza dal primo Bar
sport, si avverte fin dalla prima pagina lo sforzo di raccontare attraverso
la metafora di un luogo di ritrovo e dei suoi avventori i molteplici mutamenti che,
anno dopo anno, hanno impalpabilmente e profondamente cambiato il volto di una
società. Ecco quindi che i racconti di Bar Sport Duemila, pur svariando da un argomento
all'altro, finiscono per sviscerare i miti 'italiani' fioriti negli ultimi tempi,
ovviamente presentati attraverso il frizzante taglio satirico di Benni:
dall'insorgere delle mode più diverse in Psicopatologia del bancone da bar, alla dicotomia tra bar
'peso' e bar 'fico', al sorgere della figura del DDT, il drogato da telefonino.
E, accanto ad una miriade di gustosi bozzetti da bar - ricordiamo in merito anche I due che devono andare al cinema
-, fa bella mostra di sé uno splendido racconto-omaggio al personaggio di
Marlowe - ispirato al grande attore Robert Mitchum, scomparso proprio nel 1997
- dal titolo Il sax della nuvola
rossa. Il
bar sport ha riaperto i battenti, divertente e imprevedibile come sempre:
ne consigliamo vivamente una 'visita' a tutti i nostri lettori.Stefano
Benni, Bar sport Duemila,
Milano, Feltrinelli, 1997; pp. 165
Voto
7+