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Dottor Niù
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L’ultimo libro di Stefano
Benni non è propriamente una novità, dato che si tratta di una silloge dei corsivi
pubblicati su “Repubblica” nel periodo
compreso tra il dicembre del 1997 ed il febbraio del 2001. Il titolo ed il
corrosivo sottotitolo, Dottor Niù. Corsivi
diabolici per tragedie evitabili, metteno subito sull’avviso il gentile
pubblico di lettori: la satira dell’autore bolognese
stavolta avrà come bersaglio privilegiato le mille sfaccettature della ‘bestia
nera’ di quest’ultimo periodo, ovvero la famigerata diffusione del Nuovo nella
sua accezione più allargata ed estrema: new economy, come pure new
holidays o new way of life, la fascinazione del new (o del niù)
che va mietendo schieri di ‘nuovi’ proseliti in giro per il mondo, senza
preoccupazione eccessiva per l’andamento climatico del pianeta, per i suoi
occupanti e per coloro che li governano. Diviso in quattro partizioni interne
corrispondenti alle stagioni, Dottor Niù prende
avvio con l’omonimo corsivo, incentrato sulla figura di «un consulente di
aggiornamento tecnologico per famiglie, [...] una new profession nata insieme
alla new economy per una new way of life». Tra stralunate visioni dedicate alle
consumistiche feste di Natale
e Capodanno, la sezione si chiude con l’epocale impresa di Rainer Tim,
esploratore estremo intento ad attraversare l’Italia da Milano a Bari a bordo
di una Panda, a Dio (ed agli sponsor) piacendo, rovine di viadotti di
democristiani e barricate di Cobas permettendo. Alcune invenzioni della
raccolta sono imperdibili: in Scandalo all’hotel Nasturzio, ad esempio, Benni crea la
nuovissima categoria sociale dei N.I.P. (ovvero Not Important Person),
controcanto populista dei V.I.P. Ovviamente non mancano spunti di satira
politica: non solo le solite frecciate scagliate verso la Destra, ma anche
pesanti critiche mosse alla (rinnovata) voglia di centro della Sinistra. Tra
molte risate c’è anche spazio per sorrisi amari e riflessivi, come i due
corsivi dedicati alle drammatiche vicende del Kosovo, seguite dai mass media
solo se capaci di fare audience da prima serata, magari inframmezzati
di inserti pubblicitari. Perché no? Se in fondo è questo lo spirito
dell’imperante new way of life...
Stefano Benni, Dottor Niù. Corsivi diabolici per tragedie
evitabili, Milano, Feltrinelli, 2001; pp. 159
Voto
7+