Harry Potter 4
Regia di Mike Newell
Cast: Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Gary Oldman, Michael Gambon, Ralph Fiennes, Alan Rickman, Maggie Smith, Brendan Gleeson, Timothy Spall, Miranda Richardson; avvent./fantast.; U.S.A.; 2005; C.
Harry Potter e il calice di fuoco
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Piccoli
maghi crescono, e magari si chiedono pure cos’è la vita senza draghi. Harry Potter e il calice di fuoco
gioca più che altro sui primi tormenti adolescenziali del maghetto dalla
cicatrice a freccia, e dei suoi amici del cuore Ron e Hermione, con un magico
accentuarsi delle atmosfere dark che avevano caratterizzato la puntata
precedente. L’atteso atto quarto della
popolarissima serie di J.K. Rowling è approdato nelle sale di tutto il mondo (quasi) in contemporanea
mondiale a fine novembre per la regia di Mike Newell, già autore di Quattro matrimoni e un
funerale e di Donnie Brasco, primo cineasta inglese a dirigere
una puntata di una saga da sempre marcata da un inconfondibile tocco
tipicamente british. Mike Newell ha inteso miscelare vari registri –
avventuroso, fantastico, orrorifico, sentimentale – rileggendo il quarto
romanzo di J.K. Rowling sotto la lente divergente dell’Intrigo
internazionale del connazionale Alfred Hitchcock: come accadeva qualche
decade fa a Cary Grant, anche Harry Potter fin dall’inizio è preso in un
ingranaggio di eventi che rischiano di stritolarlo, senza sapere neppure
perché. Capita che Hogwarts per il prestigioso torneo Tremaghi ospiti le
magiche fanciulle transalpine dell’Accademia di Beauxbatons nonché i duri e
torvi ragazzi bulgari dell’Istituto Dunnstrang. Secondo secolare tradizione è
dal Calice di Fuoco che devono spuntare i nomi dei partecipanti alla contesa
magica: Fleur per Beauxbatons, Victor per il Dunnstrang, , e Cedric per la
scuola ospitante; chissà perché per Hogwarts esce anche il nome di Harry
Potter, che non avrebbe neppure l’età per affrontare i magici pericoli che
l’attendono. Ne
Il calice di fuoco si riaffaccia anche la minaccia di “Tu-sai-chi”,
fermamente intenzionato a riacquistare consistenza per vendicarsi di Harry
Potter: la grande novità è che finalmente il terribile Voldemort, il cattivo
per definizione della saga rowlinghiana, ha trovato un volto (per quanto
sfigurato dal trucco) in Ralph Fiennes, tra i nuovi acquisti della serie con
Brendan “Malocchio” Gleeson e Miranda Richardson, giornalista arcana e
petulante. Nonostante i draghi sputafuoco, le sirene assassine, il quidditch e
il ritorno di “Tu-sai-chi”, la prova più difficile cui il popolare maghetto con
gli occhiali dovrà far fronte consisterà nel reperire le parole giuste per
invitare al ballo di Natale la bella Cho Chang, la cercatrice del Corvonero per
cui Harry si è preso una tremenda cotta – al secolo trattasi della
diciassettenne Katie Leung, scelta dopo una mega-audizione con oltre tremila
candidate –. Quel che è certo è che anche stavolta lo spettacolo è assicurato
ed incollerà gli spettatori al grande schermo fino a Natale ed oltre.
Nonostante la buona prova offerta da Mike Newell per
dirigere la prossima puntata, Harry Potter e l’ordine della Fenice, è
già stato scelto David Yates, ennesimo regista dopo i predecessori Chris
Columbus e Alfonso Cuaròn.
Harry Potter e il calice di fuoco - Harry Potter and the goblet of fire, regia di Mike Newell, con Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Gary Oldman, Michael Gambon, Ralph Fiennes, Alan Rickman, Maggie Smith, Brendan Gleeson, Timothy Spall, Miranda Richardson; avvent./fantast.; U.S.A.; 2005; C.; dur. 2h e 30’
Voto
7+
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