Ascanio Celestini: Appunti per un film sulla lotta di classe
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Ascanio Celestini, La Pecora nera, recensione
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"Una volta le persone che appartenevano alle diverse classi sociali avevano
anche culture diverse. Il ricco suonava Mozart, il povero ballava il
saltarello. Oggi è possibile che sentano entrambi De André o D’Alessio, oggi la
differenza è solo nei soldi".
Ascanio all’inizio di
questa piece sostiene che non si tratta di uno spettacolo e che va preso alla
lettera il titolo, cioè Appunti per un
film sulla lotta di classe. Ma in realtà non sembra trattarsi di un work in
progress, di uno studio, ma di un lavoro compiuto, che viene proposto dal 19 al 23 dicembre 2007 al Teatro Metastasio di Prato
Magari qualcosa in rappresentazioni future
potrà anche cambiare, ma il ritmo, l’impatto sul palcoscenico sono quelli di un
progetto ben riuscito, di un ottimo calembour
di musica e parole, della puntuale narrazione di un cantastorie
contemporaneo dedicata ai precari, all’incubo dei call center. Al suo fianco in
questa nuova avventura Roberto
Boarini al violoncello, Gianluca
Casadei alla fisarmonica e Matteo
D’Agostino alla chitarra.
"Ho incominciato a raccogliere storie per capire cosa è
rimasto della coscienza e dell’identità nell’appartenenza a una classe e mi è
sembrato che in particolare nel lavoro precario si aprisse una vera voragine –
sottolinea Celestini -.
Ci sono certi operatori del call center che stanno al telefono con la stessa
crisi della presenza che attraversa uno che se ne va al funerale di suo
fratello. Vanno a lavoro come si va a visitare una città bombardata. Rispondono
al telefono, ma sono anestetizzati, colpiti dall’azzeramento che l’istituzione
opera su di loro come una divinità antica e feroce che li rende ombre. Eppure
ci vanno con leggerezza perché spesso manco lo considerano un lavoro, ma solo
una maniera per racimolare qualche soldo".
Visto che Celestini insiste sulla sua tesi, cerchiamo di capirci qualcosa in
più. E allora scopriamo che Ascanio ha preso davvero un insieme di appunti per
una storia della lotta di classe oggi e dal quale è uscito questo spettacolo e il
Cd
Parole Sante, vincitore del Premio Ciampi 2007.
Ma c’è dell’altro, un film verità, con interviste ai 4000 precari di un call
center di Roma, che viene proiettato anche a Prato, sabato 22 dicembre 2007 alle 16,30, nel Ridotto del teatro
Metastasio, al quale segue un incontro pubblico con Ascanio Celestini.
Prima di questo incontro, giovedì 20 dicembre 2007 alle 18, Ascanio Celestini è
alla libreria Feltrinelli di via de’Cerretani di Firenze. Per parlare dello
spettacolo insieme allo scrittore Riccardo Lestini,
per fare ascoltare dal vivo alcune canzoni del suo
primo Cd Parole Sante uscito
in questi giorni per Radiofandango.
Il 2007 si chiude insomma con un Ascanio Celestini scatenato, come autore, attore, narratore e
cantautore.
Voto
8