Causa di morte
Morte innaturale
Punto di origine
Cadavere non identificato
L'ultimo distretto
Come spesso accade nei romanzi di Patricia Cornwell anche
in Punto di origine si comincia con
una falsa partenza che poi porterà la dottoressa Kay Scarpetta, nota direttrice
dell’obitorio di Richmond,
Virginia, a parare in tutt’altro luogo: l’avvio è un incendio divampato nella
lussuosa villa dotata di scuderie di un influente uomo d’affari, Kenneth
Sparkes. Tra le fiamme sono morti carbonizzati venti purosangue e sono stati
ritrovati i resti del cadavere di una donna: casualità, premeditazione o
delitto? Niente sembra corrispondere nella dinamica dell’incendio, il cui punto
d’origine pare un normale bagno, privo dei materiali combustibili per innescare
un disastro di tale portata. Tutto comincia a prendere una forma via via sempre
più delineata quando scoppiano nuovi incendi, ed altri cadaveri arrivano
all’obitorio di Richmond
sul tavolo da autopsia di Kay Scarpetta. Alla fine, secondo copione, nel corso
delle indagini del più famoso medico legale d’America e dell’inseparabile
collega Pete Marino si riaffaccerà una vecchia conoscenza, la contorta psicopatica Carrie
Grethen, già partner del letale serial
killer Temple Gault, nonché prima amante di Lucy, l’adorata nipote di Kay
– siamo in un serial anatomopatologico,
non dimentichiamolo, e dunque è fondamentale non perdersi neanche una tappa ai
fini della continuity cornwelliana –. Stavolta gli elaborati piani
delittuosi della criminale di turno
sono destinati ad arrivare davvero molto vicino al loro bersaglio dichiarato. Punto di origine conferma la migliore
tradizione della Cornwell:
rispetto alle precedenti avventure di Kay Scarpetta il romanzo presenta una
linea narrativa più lineare, meno ricca di trame convergenti ma ugualmente
stringente e ricca di sorprese, soprattutto per quanto riguarda la definizione
dei vari comprimari di quella che è ormai una delle serie gialle più note al
mondo.Patricia Cornwell,
Punto di origine, Milano, Mondadori, 1999
Voto
7½