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  25/04/2024 - 22:57

 

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La vita è bella
Regia di Roberto Benigni
Cast: Roberto Benigni, Nicoletta Braschi, Giorgio Cantarini, Giustino Durano, Sergio Bustric, Horst Bucholz; drammatico; Italia; 1997; C.

 




                     di Paolo Boschi


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Per Benigni regista – autore anche della sceneggiatura de La vita è bella, scritta come di consueto a quattro mani con Vincenzo Cerami – questo film rappresenta un deciso passo in avanti dal punto di vista artistico: in una storia dall'implicita difficoltà narrativa, miscelando sapientemente la sua naturale verve comica all'interno di un contesto tragico quale l'Olocausto, Roberto Benigni riesce nel difficile compito di far ridere e piangere insieme, e per giunta credibilmente (Chaplin docet). Quanto al plot, il film è incentrato sulla storia d'amore tra Guido Orefice, cameriere toscano d'origini ebree (aspirante libraio), e la maestrina Dora durante il periodo fascista. La vita è bella si presenta come un film nettamente scisso in due parti, distinte non solo per ambientazione, ma anche per tonalità e luce. Il primo tempo, distensivo sotto il versante narrativo, mostra l’inizio della storia d’amore tra i due protagonisti, con lo stravagante corteggiamento di Benigni e relativo matrimonio di rito: dopo uno stacco logico di sei anni – marcati dalla guerra, dall’avvento delle leggi razziali e dalle prime deportazioni - segue l'ambientazione tragica del secondo tempo, all'interno di lager nazista. Benigni ci mostra tutto il dramma della Shoah da una prospettiva atipica ed animata dai titanici tentativi del protagonista, divenuto padre nel frattempo, di far credere al figlioletto Giosuè di stare giocando una colossale gara di resistenza con tanto di premio finale (un carro armato): l'unico modo di paventare come umana la disumana condizione di vita in un campo di concentramento. Non mancano chiaramente i classici momenti di comicità ‘totale’ di Benigni: sotto questo profilo è da applausi in particolare l’esilarante sequenza in cui il comico toscano traduce dal tedesco le direttive di una guardia nazista ad uso e consumo del figlioletto. Il sesto film di Benigni regista è sicuramente la pellicola più difficile e coraggiosa diretta finora in carriera, sicuramente la migliore. Dall’accoglienza trionfale a Cannes (Gran Premio della Giuria), ai cinque Nastri d’Argento incamerati fino al prestigioso César al miglior film straniero, La vita è bella ha ricevuto numerosi riconoscimenti in tutto il mondo: storiche le sette nominations agli Academy Awards – in categorie importanti quali miglior film, miglior regia, miglior attore, migliore sceneggiatura e miglior film straniero – poi concretizzatesi in tre prestigiose statuette (miglior film straniero, miglior attore protagonista a Benigni e miglior colonna sonora a Nicola Piovani).

La vita è bella, regia di Roberto Benigni, con Roberto Benigni, Nicoletta Braschi, Giorgio Cantarini, Giustino Durano, Sergio Bustric, Horst Bucholz; drammatico; Italia; 1997; C.; dur. 2h

Voto 8½ 

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