partner di Yahoo! Italia

Fizz - Idee e risorse per il marketing culturale !

Scanner - Cultura Opinioni Online
links redazione pubblicità info redazione@scanner.it


   


FánHuā Chinese Film Festival
La migliore cinematografia cinese
Venezia 81
Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica
Cannes 2024
77ª edizione
Far East Film Festival
XXVI edizione
Florence Korea Film Fest
XXII edizione
74° Berlinale
Un orso che non smette mai di cacciare
41° Torino Film Festival
Un minestrone di proposte
France Odeon 2023
XV edizione
Festa del Cinema di Roma
XVIII edizione
Venezia 80
Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica

 


Ricerca avanzata

 

 

Arte Musica Libri Cinema Live Interviste Home Vignette Gallery Hi-Tech Strips Opinioni Gusto Ospiti TV

  13/10/2024 - 04:03

 

  home>cinema > festival

Scanner - cinema
 


Mostra del Cinema Venezia
II Reportage di Scanner
Un festival a corrente alternata
al Lido di Venezia dall'1 all'11 settembre 2004

 




                     di Matteo Merli


Presentazione Edizione n. 61 della Mostra del cinema
Primo Reportage di Scanner da Venezia
Secondo Reportage di Scanner da Venezia
Terzo Reportage di Scanner da Venezia
Il bilancio di Scanner da Venezia


Come ogni anno i problemi al festival di Venezia sono sempre all'ordine del giorno. Questa edizione doveva essere quella all'insegna delle poche pellicole, invece ci troviamo di fronte ad una overdose di visioni che complicano la vita a noi accreditati e al pubblico, creando sovrapposizioni nel programma stesso. altro guaio è che la creazione della sezione giornata degli autori che ha strozzato inevitabilmente la settimana della critica. Passando al concorso, si è vista l'ultima pellicola di Jia Zhangke che con Shijie ci catapulta nella Pechino odierna, tra le vesti artificiosi di un parco a divertimenti che riproduce i monumenti di alcune capitali del mondo, che fa da sfondo alle vicende esistenziali dei protagonisti, ormai perduti nelle luci capziosi di una metropoli transitoria e artificiale. Film sospeso nel suo divenire, che ci regala una impalpabile emozione dell'oggi. Mentre l'anteprima mondiale in concorso dell'ultimo lavoro di Hayao Miyazaki, Hauro No Ugoku Shiro, si è rivelato come l'ennesima conferma di un talento debordante. La storia d'amore che lega il mago Howl con la giovane ragazza, diventa un viaggio onirico attraverso le età e i ricordi, come un grande ideale di vita che si trasfigura in sogno. imperdibile. Saltando nella sezione Nuovi Orizzonti, si è potuto vedere Mysterious Skin di Greg Araki, che racconta separatamente le vicende di due ragazzi che da piccoli sono stati molestati da un pedofilo; causando in loro una trasformazione individuale che li porterà alla ricerca di una nuova identità. Film esplicito nella forma del migliore Araki nella prima parte, che però si perde in lungaggini didascaliche nella seconda. Vorrei sorvolare, per quanto riguarda il Concorso, sulle due pellicole italiane, come Ovunque sei di Placido e Lavorare con Lentezza di Guido Chiesa, che hanno dimostrato ancora una volta, come il nostro cinema sia ancora legato a forme desuete e pedanti di messa in scena che fanno fatica a scomparire: speriamo in Amelio adesso. Fuori Concorso si è visto invece She Hate Me di Spike Lee, che con la sua sferzante ironia ci racconta l'america di oggi, composta da manager corrotti, lesbiche alla ricerca dell'amore materno, in un mondo dove la morale ha perso il suo peso. Commedia amara e divertente che ci fa riflettere, anche se non perfettamente compiuta. Nella sezione Nuovi Orizzonti si è visto invece Izo di Takashi Miike, che ci regala il suo ennesimo capolavoro, dove si descrive la bruta malvagità di un guerriero che attraversa i secoli fino ad i giorni nostri. Summa del pensiero del regista sul male che alberga nell'uomo. Film sconnesso, costruito su un pensiero di cinema che non è altro che una visione intima di un pensiero profondamente autoriale. In concorso è passato Palindrome di Todd Solondz, che racconta le disavventure di Aviva che vuole un figlio per se, ma il suo percorso ci condurrà in una america perversa e priva d'amore. Grande film di solitudini, che nello stile grottesco di Solondz diventa occhio sincero e commovente di una realtà ormai frammentaria. Finalmente arriviamo all'ultimo film di kim Ki duk in concorso, 3 Iron, che segue le vicende di un giovane che si intrufola nelle case degli altri, per ricercare i segni di un affetto smarrito. In una delle sue visita incontra una donna, che vive un rapporto violento con suo marito; il loro incontro li porterà a vivere un amore intenso che andrà oltre le barriere delle convenzioni, per diventare un sogno intramontabile. Film immaginifico che parla di corpi violentati da un presente corrotto, che trova solo nello spazio delle emozioni il suo vero significato di esistere Un film che si candida sicuramente al Leone d'oro. Adesso non ci tocca che aspettare gli ultimi film del concorso, e speriamo in altre sorprese sparse nelle altre sezioni.

Voto 9 

        Invia Ad Un Amico

© Copyright 1995 - 2010 Scanner