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  06/05/2024 - 12:14

 

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Mostra del Cinema Venezia
III Reportage di Scanner
Gli ultimi fuochi festivalieri
al Lido di Venezia dall'1 all'11 settembre 2004

 




                     di Matteo Merli


Presentazione Edizione n. 61 della Mostra del cinema
Primo Reportage di Scanner da Venezia
Secondo Reportage di Scanner da Venezia
Terzo Reportage di Scanner da Venezia
Il bilancio di Scanner da Venezia


Siamo ormai al traguardo, e anche questa edizione 2004 della >Mostra del Cinema di Venezia avrà il suo vincitore. La rosa dei candidati si è stretta intorno a Mar Adentro di Alejandro Amenábar, Vera Drake di Mike Leigh, 3 Iron di Kim Ki duk e le Chiavi di casa di Gianni Amelio. Adesso andiamo a vedere nello specifico i film più interessanti di questi ultimi giorni.

In concorso è passato Promised Land di Amos Gitai, che segue da vicino il viaggio doloroso di alcune donne russe, attraverso le terre martoriate di Israele, per diventare delle prostitute. Lo sguardo di Gitai si sofferma sul dolore di queste donne, ormai prive di dignità per arrivare ad un finale onirico che lascia una speranza di vita. Un opera convincente. L'altra sorpresa è Birth di Jonathan Glazer, che racconta di una donna dell'alta borghesia che si innamora di un ragazzino che dice di essere suo  marito, morto anni addietro. Una grottesca ricognizione negli anfratti oscuri dell'animo umano, che trasmette il senso doloroso dell'amore che rompe l'algida apparenza sociale. Nicole Kidman si candida sicuramente per la Coppa Volpi per l'interpretazione. Imbarazzante il film iraniano in concorso Sag-haye velgard della Marziyeh Meshkini, che vede al centro delle vicende la vita di due bambini nella Kabul odierna, desiderosi di riabbracciare la madre rinchiusa in carcere. Lo stile indulgente e ad alto contenuto zuccheroso rende la pellicola melensa e emotivamente ricattatoria. Delusione invece per il favorito italiano alla vigilia, Le chiavi di casa di Gianni Amelio, che ci descrive il rapporto difficile tra un padre e un figlio disabile, che anche se è di altro rigore morale, il film non riesce ad uscire da un certo formalismo didattico, privo di quello scarto emotivo necessario ad elevare lo spessore narrativo. Un opera mancata, che però lancerà la carriera di Amelio, assenta dal cinema da ben sei anni. Invece Land of Plenty di Wim Wenders, è l'ennesima ridondante visione di una America priva di valori, chiusa in metafore e caratteri fastidiosamente onnicomprensivi. Altra sorpresa è invece la pellicola della Claire Denis, che con L'intrus costruisce un nuovo tassello intorno alla perdita d'identità dell'uomo, intruso di se stesso e smarrito tra i ricordi del passato. film magmatico e profondamente inventivo che conferma la Denis come una delle registe più interessanti al mondo. Haryu Insaeng del veterano Im Kwon-taek, racconta la scalata al potere di un gangster nella Corea del Sud dagli anni sessanta fino a quelli settanta, tra crisi governative e moti rivoluzionari, con un montaggio frenetico che si plasma sulla violenza frenetica di un periodo pieno di sommovimenti sociali. Pellicola incompiuta ma ugualmente interessante. Ultimo film del concorso è Kohi Jikou di Hou Hsiao-Hsien, dedicato a Ozu, che racconta nella Tokyo dei nostri giorni l'affetto che lega una giovane donna incinta e un libraio con la passione per i treni. Storia di solitudini che si intrecciano in un presente vuoto, che lega per un istante due persone, come una flebile emozione di uno sguardo perduto. Bellissimo film firmato dal maestro taiwanese. Passando alle altre sezioni si è visto il nuovo giallo di Claude Chabrol con La demoiselle d'honneur, che disegna una provincia francese piena di insidie e dove la follia può toccare l'amore. Un film nella migliore tradizione del regista francese. Nella sezione Giornata degli autori segnaliamo due opere belle e importanti, come Strings di Anders Ronnow Klarlund, che è una animazione con marionette in un mondo fondato su tragedie e scontri epici, che trasmette il piacere di una visione unica; mentre Dead  Man's Shoes di Shane Meadows è un noir violento e teso su la vendetta di un uomo nei confronti di alcuni delinquenti che hanno molestato suo fratello ritardato. Spietato e senza speranza nella più vera accettazione del genere. A questo punto, tra feste e gli incontri con gli autori in conferenza stampa, non ci resta che gustare gli ultimi piaceri di una Mostra tutto sommato eclettica e dallo spirito entusiastico.  A presto per i premi...

Voto 9 

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