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Il paradiso all'improvviso
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Fuochi d'artificio
Il ciclone: il fenomeno Pieraccioni
Il ciclone
Al centro di questo film del fenomeno Pieraccioni c'è il 'solito' trentenne qualunque che, stavolta, si chiama Arturo e fa il falegname, mentre il suo hobby è la scrittura creativa. Capita così, quasi per caso, che un suo racconto scritto da bambino - che s'intitola, per l'appunto, Il pesce innamorato - diventi un vero e proprio fenomeno di mercato. La vita di Arturo cambia radicalmente (e in modo improvviso) senza dargli il tempo di abituarsi: tra conferenze, presentazioni e interviste, il giovane ex falegname vive anche un'indimenticabile notte d'amore con una bellezza da copertina. In seguito non regge più il ritmo della nuova vita e scappa, letteralmente, imboscandosi. Qualche tempo dopo lo ritroviamo in una casetta dalle tinte fiabesche, costruita da lui e dall'amico Primo in mezzo agli alberi. E lo ritrova anche la ragazza della splendida avventura di cui sopra, oltre a ritrovare la ragazza Arturo dovrà fare i conti con il frutto imprevisto nato da quella notte d'amore. Con una trama di questo tipo c'è da immaginarsi che, rispetto alle tre precedenti regie (e relative sceneggiature), Pieraccioni proprio non abbia intenzione di uscire dai suoi amatissimi clichés narrativi: il simpatico trentenne toscano, la classica bellezza straniera, i tipici sogni nel cassetto, e così via. Stavolta anche il pubblico, che l'ha seguito finora con entusiasmo insospettabile, ha riservato un'accoglienza meno calda del solito a questo suo film.
Il pesce innamorato, regia di Leonardo Pieraccioni, con Leonardo Pieraccioni, Yamila Diaz, Paolo Hendel; commedia; Italia; 1999; C.
Voto
5/6