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  16/04/2024 - 17:34

 

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Carvin Jones
Live con i Ten Years After
Carvin Jones alla chitarra, Chick Churchill alle tastiere, Ric Lee alla batteria, Leo Lyons e Bill James al basso
Venerdi 5 aprile 2002 alla Flog di Firenze

 




                     di Massimiliano Franchi


Carvin Jones live 2002
Carvin Jones a Pistoia Blues 2001
Pistoia Blues 2001


All'arrivo la sera di venerdi 5 aprile 2002, subito una brutta sorpresa; un cartello scritto a mano ci dice che i Double Trouble (alias Chris Layton & Tommy Shannon), ex compagni del mai troppo compianto Stevie Ray Vaughan, non ci saranno perché la loro tournee italiana è stata annullata. E allora con chi suona Carvin Jones ? Con i Ten Years After ! Ma chi, quelli di Alvin Lee ? Si, proprio loro ! Ah, beh allora va bene lo stesso !

Questi erano i commenti spontanei degli spettatori prima di acquistare il biglietto e credo che nessuno di loro si sia pentito della scelta. Per una volta vi farò una confessione: in questa recensione sarò spudoratamente di parte.

Ero già ben disposto al concerto in quanto mi ricordavo ancora bene l'esibizione di Carvin al Pistoia Blues Festival 2001, in cui fece da apripista con poco più di mezz'ora di tempo a disposizione e mi colpì per la sua bravura, per la sua presenza scenica e la comunicatività con il pubblico, oltre che per la sua irrefrenabile acrobaticità. Tutto confermato in meglio nel nuovo tour, in questa torrida esibizione 2002 all' Auditorium F.L.O.G. di Firenze, dove in quasi due ore di concerto Carvin Jones con la sua Stratocaster nera e bianca ed i Ten Years After hanno rivisitato il meglio della storia del rock e del blues; Stevie Ray Vaughan, Jimi Hendrix, John Lee Hooker, Doors, Chuck Berry, Bo Diddley; i titoli ? "Purple Haze","Mary had a little lamb","Pride and Joy","Texas flood","The house is rockin'","All along the watchtower","Roadhouse blues","Voodoo chile","Sweet home Chicago","Johnny B. Goode","Boom boom","The sky is crying","Love struck baby","Before you accuse me","Mustang Sally","I'm a man"; niente male davvero come scaletta !

Quasi tutte le canzoni dopo la parte cantata si sviluppavano con assoli infiniti e vorticosi, con Carvin che mostra una velocità ed una padronanza dello strumento incredibile; ha lasciato spesso lo spazio anche a Chick Churchill alle tastiere, Ric Lee alla batteria ed a Leo Lyons e Bill James al basso (quest'ultimo membro della Carvin Jones Band) ma quando non imbracciava la chitarra sembrava quasi sofferente. Il locale non era pieno ma questo non ha diminuito l'impegno ed il divertimento della Band, che ha dato il meglio senza risparmiarsi. L'atmosfera era quella ottimale: locale piccolo, amplificazione giusta, buona acustica e tanta voglia di divertirsi. Vedere suonare un gruppo stando così vicini ai propri beniamini è veramente eccitante ma nel concerto fiorentino abbiamo raggiunto il massimo in quanto Carvin Jones è sceso molto presto dal palco per venire a suonare in mezzo al pubblico e lo ha rifatto più di una volta; ad un certo punto lo abbiamo visto smanettare con la sua chitarra e credendo che la dovesse accordare nessuno si è meravigliato che sia andato dietro "le quinte", salvo poi vederlo uscire di lato mentre si lanciava in uno dei più lunghi assoli della serata. Con un collegamento senza fili ha girato, suonando, tutto il locale, compreso il ballatoio superiore, fra l'incredulità ed il divertimento del pubblico. Cose mai viste.

Avevate delle certezze riguardo ai concerti del tipo si suona una chitarra con due mani oppure si può suonare una sola chitarra per volta oppure ancora l'artista protagonista fa sempre il prezioso ?

Tutte spazzate via da Carvin Jones, che si esibisce con due chitarre contemporaneamente, suona la sua con la sola mano sinistra in qualunque posizione possiate immaginare (addirittura la suona slide usando un CD come bottleneck! ) e poi a fine concerto rimane sul palco a vendere personalmente i propri CD ! Inoltre spesso lo vediamo lanciare un gesto di ringraziamento verso il cielo dopo aver finito un brano, segno che si rende benissimo conto che le sue enormi capacità non sono solo frutto delle prove e dell'impegno ma di un qualcosa di speciale che gli è stato concesso dall'alto, e che è sicuramente patrimonio di pochi. Un concerto che rivedrei una volta alla settimana, anche con le stesse canzoni; grande Carvin e grandi i Ten Years After che si sono rimessi in gioco a 55 anni (di media) con un giovane chitarrista che credo e spero farà molta strada.

Voto 8 

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