Carvin Jones live 2002
Carvin Jones a Pistoia Blues 2001
Pistoia Blues 2001
La Carvin Jones Band è stata una vera rivelazione in questo Pistoia Blues 2001.
Questo gruppo dalla classica formazione chitarra-basso-batteria, che si regge principalmente sulle doti del leader cantante/chitarrista Carvin Jones, nel poco tempo che ha avuto a disposizione, ha esaltato il pubblico con una esibizione che definire funambolica è dire poco.
Senza interruzioni di sorta hanno eseguito una serie di cover di brani famosissimi, passando in rassegna Jimi Hendrix (Purple Haze), Cream (Sunshine of your love), Stevie Ray Vaughan, Chuck Berry (Johnny B.Goode) con una disinvoltura e potenza non indifferenti; sicuramente non aiutati dall'amplificazione e da alcuna scenografia hanno fatto scatenare tutti i presenti, e Carvin ha suonato la sua Stratocaster in ogni posizione umanamente possibile, spesso facendo il verso ai suoi miti Jimi Hendrix (suonando con i denti o con una sola mano, oppure mimando il famoso incendio della chitarra di un concerto storico) e Stevie Ray Vaughan, (presentandosi con un cappello texano nero ed imitando il suo stile) oppure mettendoci del suo (sdraiato con la chitarra in alto sorretta dagli stivali oppure con due chitarre suonandole entrambe contemporaneamente, oppure dietro la testa in mille pose).
Non saprei dire se la qualità della prestazione di Carvin e soci è stata ottima, ma di sicuro questa era una cosa che passava in secondo piano in confronto alla grinta, al divertimento ed alla voglia di suonare che si sprigionavano sul palco.
Probabilmente non è a caso che l'ultimo CD, quarto in ordine cronologico, della Carvin Jones Band è un live registrato a Londra (in cui si specifica "100% live"), pieno zeppo di cover di brani famosissimi con un solo originale; dal vivo sono veramente forti e trascinanti e gli auguro grandi successi internazionali.
Quando hanno dovuto abbandonare il palco abbiamo provato un sincero dispiacere, e questo significa che erano riusciti a stabilire un buon contatto con il pubblico, cosa non facile per degli esordienti ed apripista di una manifestazione così importante come il Blues Festival di Pistoia.
Per concludere vorrei anche segnalare la semplicità e la "normalità" di Carvin Jones, che durante la prosecuzione dei concerti si è presentato in mezzo al pubblico per parlare con i fan e promuovere il suo CD, e non ha lesinato autografi e sorrisi ad alcuno, cosa che si vede sempre più di rado nel music business.
Voto
8