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  27/04/2024 - 02:56

 

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Scanner - musica
 


Michael Bublé
Crazy Love
Un repertorio scelto con cura e gusto
[Warner 2009]

 




                     di Paolo Boschi


Il giovane crooner italo-canadese Michael Bublé, classe 1975, anche nella sua quarta ed ultima fatica di studio – incisa tra New York e Vancouver sotto la supervisione dei fidati produttori David Foster, Bob Rock e Humberto Gatica – si conferma una sicurezza del panorama swing internazionale, genere ormai costantemente tornato alla ribalta in tutto il mondo grazie a lui stesso ma anche a colleghi quali Diana Krall, occasionalmente Robbie Williams e per certi versi anche il nostro Mario Biondi. Rispetto al passato però con Crazy Love si può registrare una decisa evoluzione nel sound di questo novello Sinatra, che come il suo leggendario nume di riferimento stavolta propone al gentil pubblico un album a tema di marca evidentemente sentimentale e con una tracklist che assembla come al solito classici del repertorio swing, qualche cover d’autore illustre (come Van Morrison o gli Eagles) e gli immancabili brani originali, dal sound stavolta piuttosto attuale, ascoltare in merito Haven’t met you yet e Hold on. L’album prende avvio con l’eleganza confidenziale della splendida Cry me a river, poi prende quota con una struggente versione dell’immortale Georgia on my mind, storico cavallo di battaglia del grande Ray Charles, quindi continua con delizie emotive di comprovata efficacia quali la storica tracklist (firmata da Van Morrison circa quattro decadi or sono), You’re nobody till somebody loves you e Stardust. Corre l’obbligo però di segnalare la chicca assoluta dell’album, ovvero l’irresistibile Baby (You've Got What it Takes, un brano caratterizzato da un ritmo intrigante e letteralmente illuminato dalla partecipazione della bravissima Sharon Jones e dei Dap-Kings. Crazy Love è il tipico prodotto d’intrattenimento cui Bublé ci ha abituato negli ultimi anni, complessivamente molto gradevole fin dal primo ascolto, dotato di un repertorio scelto indubbiamente con cura e con gusto, una certezza, insomma: non deluderà né gli estimatori di lunga data del cantante né chi intende scoprirlo con questo disco.

Michael Bublé, Crazy Love [Warner 2009]

Voto 8 

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