Contemporanea 07, presentazione V edizione
Contemporanea 07, il futuro e il presente
Alveare Off percorsi performativi – linea verde
Alveare Off percorsi performativi – linea rossa
Teatro delle Ariette, Theatre de Chambre, Dans ma maison
Fuori Formato
Rosso è il filo di congiunzione,
il riflesso dell’interno, l’attrito, la faccia nello sforzo, la contrazione del
muscolo in controluce radiografata. Rossa è la terza linea di Contemporanea
(fino al 4 giugno 2007), quel metrò che ricorda passione e voluttà, ritorni,
membra. Apre Le-gami nel gioco sportivo danzereccio del “ko”
che ne riassume il finale quanto tragico ed altrettanto risoluto. Cammina,
balla l’attore sulla scena, mima la schiacciata da muro a rete pallavolistica, corre al rallenti all’indietro in un
fotofilmato scattoso, palleggio calciofilo sul filo del rasoio in un silenzio a dir poco
ovattato, quasi da acquario bombato. Nello scoppio, allegro e spumeggiante,
dell’orgogliosa “I will survive”
la sfera umana si ferma, si blocca, sintomo e esigenza, contrasto e assioma,
sulla sedia del knock down: 1, 2, 3, iniziate a
contarlo. Da spellarsi le mani ed i polpastrelli “Notte a me madre”
(primo studio) di Fazzino e
Bonanno. Intensità, forza, emozione distillata in raffiche
oblique che arrivano a centrare lo sterno. Un ballo tra una morta manichino ed
il suo carnefice, un sacco di patate intento a non reagire, sbilenco,
ciondoloni fino al passaggio per osmosi della morte dall’uno all’altro e le
parti si invertono e la violenza s’inasprisce. Bella la mimica che esalta i
gesti da ragni anaffettivi: al di sopra delle parti. Habillè
d’eau gioca tutto il
suo peso nell’espediente della luce che fa giorno nella notte pratese. Acceca
la finestra inventata illuminando abbagliandolo un corpo nudo, ma non fino in
fondo, nascosto da un naso gigantesco pinocchiesco che
le fa ombra: senza battimano finale. Tra ironia tagliente e gag da pubblicità
americana anni ’50 il sorriso smagliante da spot culinario e gastronomico
(siamo su “Gusto”?) di Ambra
Senatore riluce tra la
preparazione della frittata (le Ariette insegnano e lasciano il segno) la modugnana “Volare” che s’incanta e s’inceppa: meglio la
frittata sul muro che l’astice sulla graticola.
Voto
7 ½