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  03/05/2024 - 03:32

 

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Alveare Rosso
A Contemporanea 07
Alessandra Fazzino, Ambra Senatore, Le-gami, Habillé D’eau
Dal 30 maggio al 4 giugno – Officina Giovani – Cantiere Ex Macelli ALVEARE OFF percorsi performativi – linea rossa

 




                     di Tommaso Chimenti


Contemporanea 07, presentazione V edizione
Contemporanea 07, il futuro e il presente
Alveare Off percorsi performativi – linea verde
Alveare Off percorsi performativi – linea rossa
Teatro delle Ariette, Theatre de Chambre, Dans ma maison
Fuori Formato


Rosso è il filo di congiunzione, il riflesso dell’interno, l’attrito, la faccia nello sforzo, la contrazione del muscolo in controluce radiografata. Rossa è la terza linea di Contemporanea (fino al 4 giugno 2007), quel metrò che ricorda passione e voluttà, ritorni, membra. Apre Le-gami nel gioco sportivo danzereccio del “ko” che ne riassume il finale quanto tragico ed altrettanto risoluto. Cammina, balla l’attore sulla scena, mima la schiacciata da muro a rete pallavolistica, corre al rallenti all’indietro in un fotofilmato scattoso, palleggio calciofilo sul filo del rasoio in un silenzio a dir poco ovattato, quasi da acquario bombato. Nello scoppio, allegro e spumeggiante, dell’orgogliosa “I will survive” la sfera umana si ferma, si blocca, sintomo e esigenza, contrasto e assioma, sulla sedia del knock down: 1, 2, 3, iniziate a contarlo. Da spellarsi le mani ed i polpastrelli “Notte a me madre” (primo studio) di Fazzino e Bonanno. Intensità, forza, emozione distillata in raffiche oblique che arrivano a centrare lo sterno. Un ballo tra una morta manichino ed il suo carnefice, un sacco di patate intento a non reagire, sbilenco, ciondoloni fino al passaggio per osmosi della morte dall’uno all’altro e le parti si invertono e la violenza s’inasprisce. Bella la mimica che esalta i gesti da ragni anaffettivi: al di sopra delle parti. Habillè d’eau gioca tutto il suo peso nell’espediente della luce che fa giorno nella notte pratese. Acceca la finestra inventata illuminando abbagliandolo un corpo nudo, ma non fino in fondo, nascosto da un naso gigantesco pinocchiesco che le fa ombra: senza battimano finale. Tra ironia tagliente e gag da pubblicità americana anni ’50 il sorriso smagliante da spot culinario e gastronomico (siamo su “Gusto”?) di Ambra Senatore riluce tra la preparazione della frittata (le Ariette insegnano e lasciano il segno) la modugnana “Volare” che s’incanta e s’inceppa: meglio la frittata sul muro che l’astice sulla graticola.

Voto 7 ½  

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