Contemporanea 07, presentazione V edizione
Contemporanea 07, il futuro e il presente
Alveare Off percorsi performativi – linea verde
Alveare Off percorsi performativi – linea rossa
Teatro delle Ariette, Theatre de Chambre, Dans ma maison
Fuori Formato
Potrebbe essere l’ultima edizione
del Festival Contemporanea
per come lo conosciamo, per come è nato, per quello
che ha rappresentato, per come si è strutturato in città, nel territorio, negli
spazi. Dal prossimo anno potrebbe non essere più biennale ma annuale, una
trasformazione dovuta, vitale ed essenziale dicono da
più parti per un divenire concreto, un work in progress culturale che non si
stanchi sulle vecchie posizioni ma le modifichi respirandone i travagli, le
inflessioni, anche le decadenze. Intanto parte la quinta edizione della
rassegna diretta con garbo ed occhio attento dal curatore Edoardo
Donatini che, in collaborazione con lo Stabile del Met, ha tirato su un cartellone dove le novità giovanili, e
non così più emergenti, si fondono mantecandosi con i big
dell’area teatrale della ricerca sperimentale anni ’90 e con le produzioni
estere. Dal 30 maggio al 7 giugno Prato vivrà sull’onda lunga di Contemporanea.
Gli spazi, letteralmente occupati, vanno da Officina Giovani, gli ex macelli, al
Fabbricone e Metastasio, invadono la Galleria
d’arte Enrico Fornello, debordano nel Teatro
Magnolfi, traslocano a Montemurlo, conquistano il
Centro Pecci. Già la prima serata è da
urlo con gli undici mini piece dell’Alveare Giovani, Off
non sembra troppo corretto, divisi nelle tre fasce di colori, per concludere
con il mix tra il Teatro delle Ariette
e Théâtre
de Chambre, Emilia e
Francia, nel nuovo progetto internazionale degli attori- contadini. Per quanto
riguarda i giovani, ma già tutti più che affermati con vari lavori alle spalle,
riconoscimenti, ospitalità e residenze, da segnalare che l’ingresso è gratuito ma la prenotazione è obbligatoria. Ogni spettacolo
sarà un flash di quindici minuti, non un affresco ma soltanto qualche
pennellata, non un quadro ma soltanto un piccolo, breve assaggio ma esauriente
come uno schiaffo. Si comincia alle 19.30. Il circoletto rosso è d’obbligo,
nella linea verde, per i Teatro Sotterraneo con una rivisitazione dell’ultimo
coinvolgente “Post It”, per Bianca Papafava con “Pensieri di Deola”
nell’impianto giallo, così come da vedere “Notte a me madre” di Alessandra Fazzino, nel binario rosso. Dopo essersi riempiti gli
occhi di visioni e parole e coreografie e scenari mutevoli la cena con gli
artisti è un must che quest’anno va in scena al
ristorante “Il Convito” per le ultime domande tra un boccone ed un sorso, tra
una forchettata ed un fiasco. Info:
0574.608501.
Voto
8