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  27/04/2024 - 12:53

 

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Jonathan Coe
La famiglia Winshaw
Milano, Feltrinelli, 2000; pp. 186
Una nuova identità britannica

 




                     di Massimo Fornaciai


La famiglia Winshaw
La casa del sonno
L'amore non guasta
La banda dei brocchi
Circolo chiuso


Chi segue con attenzione le vicende culturali della terra d’Albione non sarà sfuggito sicuramente il proliferare di una nuova generazione di giovani scrittori che si interpretano con determinazione e una buona dose di cinismo i problemi della società inglese attuale. In virtù dell’ormai consolidata composizione multietnica del tessuto sociale Britannico, anche in campo letterario si possono distinguere due anime separate che operano e convivono a stretto contatto l’una con l’altra. Semplificando un po' si potrebbe parlare di una corrente letteraria propriamente britannica e di un’altra che fa riferimento a quelle comunità insediatesi oltremanica in eredità al passato coloniale della Gran Bretagna. Fra gli autori di spicco della nuova generazione inglese non potevamo che innamorararci di Jonathan Coe, in particolare dei suoi primi due romanzi editi in Italia: La famiglia Winshaw - Questa notte mi ha aperto gli occhi. Dello scrittore colpisce molto lo struttura narrativa non lineare densa di sovrapposizioni di scene che da un taglio molto cinematografico alle sue opere (non è un caso in quanto Coe si è dichiarato un fervido appassionato di cinema), ed un uso di differenti registri stilistici che come lui stesso afferma riflettono il caos e la frantumazione del mondo d’oggi. Alla luce di tutto ciò si può tranquillamente guardare a questo straordinario artista come a uno dei più abili traduttori del senso di disagio della società inglese attuale.

Jonathan Coe, La famiglia Winshaw, Milano, Feltrinelli, 2000; pp. 186

Voto 8 

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