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  19/05/2024 - 17:53

 

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Venezia 62 Scanner reportage
Quarto servizio : Un festival ruggente
La 62. mostra internazionale d'arte cinematografica si svolge al Lido dal 31 agosto al 10 settembre 2005

 




                     di Matteo Merli


Venezia Cinema 62: Quarto reportage di Scanner
Venezia Cinema 62: Terzo reportage di Scanner
Venezia Cinema 62: Secondo reportage di Scanner
Venezia Cinema 62: Primo reportage di Scanner
Mater Natura di Massimo Andrei


In una manifestazione ruggente che ha visto primeggiare gli autori, garantendo un concorso di livello alto come non se ne vedeva da tempo, è riuscito ad aggiudicarsi il prestigioso Leone D’oro Ang Lee con l’intenso Brokeback Mountain, mettendo in fila tutti gli altri. Si può dire che il premio è ampiamente meritato, anche se con più coraggio si poteva premiare altre ottime pellicole come Vers le sud di Laurent Cantet o Sympathy for Lady Vengeance di Park Chan-wook. La Coppa Volpi per miglior attore è stata assegnata a David Strathairn per Good Night, and Good Luck di Clooney, battendo Forest Whitaker di Mary e Pascal Greggory di Gabrielle. George Clooney, che alla vigilia era uno dei favoriti finali, esce dal festival a testa alta, e con un secondo riconoscimento alla migliore sceneggiatura, cosa non da poco per un divo che ha dimostrato con la sua seconda prova da regista uno sguardo liberamente controcorrente. L’Italia esce con le ossa rotte dal Lido, con tre film in gara di basso valore mostrando un quadro generale delle proposte dei giovani autori e non, al di sotto della soglia della sufficienza; solo Giovanna Mezzogiorno lascia le sue lacrime di speranza per il futuro del nostro cinema, con una Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile che la lancia nel firmamento delle promesse mantenute. Mentre il Leone d’argento al grande autore francese Philippe Garrel, significa premiare un percorso di coerente forza espressiva, come anche il Premio speciale della giuria a Mary di Abel Ferrara, che ritorna al cinema con un opera ossessiva piena di interrogativi sull’oggi, giustamente segnalata dalla giuria come compendio di una carriera unica per questo regista americano maledetto. Alla fine, possiamo dire che è stata una premiazione equa nelle sue assegnazione, che ha saputo guardare al cinema vero, quello che rischia e mette in gioco se stesso nel suo compiersi in immagini. La serata della premiazione si è svolta senza cadute di stile nella sala grande del Palazzo del Cinema, con madrina l’attrice e modella spagnola Ines Sastre, che un po’ svogliatamente ha condotto la premiazione, con soventi piccoli errori, in una cornice sobria ed snella come fanno i nostri vicini d’oltralpe a Cannes. Tirando le somme, Venezia 62 è stata una mostra che consolidato il concorso, e ha messo in luce la carenza di nuovi talenti, confermando il documentario come un genere in divenire nelle sue molteplici forme, unico elemento di interesse nella sezione Orizzonti, mentre Fuori Concorso e La Settimana della critica ci hanno regalato poche sorprese. Discorso a parte per le Giornate degli autori che nella selezione, si è contraddistinto 13 (Tzameti) di Gela Babluani, vincitore del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”, confermando il successo di questa sua seconda edizione. Evento straordinario la retrospettiva dedicata alla Storia segreta del cinema asiatico, con opere cinesi e giapponesi di grande impatto, conquistando l’entusiasmo dei giovani cinefili. Il direttore Marco Muller, come sempre ha fatto un buon lavoro nel raccogliere in film in una stagione che ha visto Cannes accaparrarsi il meglio sulla piazza, e con una concorrenza di Festival come Toronto e San Sebastian nello stesso periodo. Come ha auspicato il direttore, ora al lido serve un nuovo slancio d’immagine, investendo nella costruzione del nuovo palazzo del cinema, che garantirebbe nuove sale e finalmente la creazione del mercato, mettendosi alla pari con Berlino e Cannes. Dall’altra parte il festival che si terrà a Roma nell’ottobre 2006 non farà concorrenza a Venezia, visto la sua impronta di festa aperta a convegni e retrospettive e che ha dalla sua fondi di soli privati, lasciando libere le sovvenzioni governativi che speriamo vadano nella direzioni di rinvigorire le strutture del lido, ovviamente serve anche l’intervento di enti privati e regionali, e qualcosa sembra muoversi all’orizzonte, sperando non si tramuti nel solito fuoco di paglia. Il festival di Venezia ha un prestigio culturale importante in ambito internazionali, riportato in alto dalla competenza di Muller, bisognoso di trovare un progetto serio supportato dalla volontà di mettere la cultura cinematografica al centro dell’interesse nazionale, con un ritorno di benefici economici e d’immagine assicurati. Attendiamo novità alla prossima mostra.

I Magnifici 7

Gli impedibili di Scanner

Sympathy for Lady Vengeance di Park Chan-wook ( concorso )

Vers le sud di Laurent Cantet ( concorso )

Takeshis’ di Kitano Takeshi ( concorso )

Brokeback Mountain di Ang Lee ( concorso )

Yokai daisenso di Miike Takashi ( fuori concorso )

Everlasting Regret di Stanley Kwan ( concorso )

The Descent ( fuori concorso )

Premi

Leone d'Oro per il miglior film

Brokeback Mountain di Ang Lee

 

Leone d’Argento per la migliore regia

 

Les Amants réguliers di Philippe Garrel

Premio Speciale della Giuria

Mary di Abel Ferrara

Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile

David Strathairn per Good Night, and Good Luck di George Clooney

Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile

Giovanna Mezzogiorno per La bestia nel cuore di Cristina Comencini

Osella per il migliore contributo tecnico <

William Lubtchansky per la fotografia del film Les Amants réguliers di Philippe Garrel

<

Osella per la migliore sceneggiatura

George Clooney e Grant Heslov per Good Night, and Good Luck di George Clooney

 

Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente

Ménothy Cesar in Vers le sud di Laurent Cantet

Leone Speciale per il complesso dell’opera

Isabelle Huppert

Orizzonti

Premio Orizzonti

East of Paradise di Lech Kowalski

Premio Orizzonti Doc

 

Pervyena lune (The First On The Moon) di Aleksey Fedortchenko

Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”

Leone del Futuro  - Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”

13 (Tzameti) di Gela Babluani

 

Corto Cortissimo

Leone Citroën - Corto Cortissimo per il miglior cortometraggio

Xiaozhan (Small Station) di Lin Chien-ping

una Menzione Speciale

Layla Afel di Leon Prudovsky

Premio UIP per il miglior cortometraggio europeo

Butterflies di Max Jacoby

Voto 8 

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