Nemico pubblico
Spy game
Domino
Pelham 1-2-3: Ostaggi in metropolitana
Unstoppable - Fuori controllo

La fonte letteraria dell’ultima fatica di Tony Scott dietro la macchina da presa, La presa di Pelham 123 di Morgan Freedgood, era già diventata un film nel 1974 ed una fiction televisiva nel 1998: il regista di Nemico pubblico ovviamente ce ne offre la sua versione aggiornata ed altamente adrenalinica. La storia prende avvio in una mattina qualunque, quando un gruppo di criminali agli ordini del fantomatico Ryder s’impossessa di un treno della metropolitana newyorchese con diciotto sfortunati passeggeri a bordo: per risparmiare la vita degli ostaggi il sindaco di New York dovrà consegnare dieci milioni di dollari nei prossimi sessanta minuti, termine dopo il quale sarà uccisa una vittima per ogni minuto di ritardo. A comunicare con lo scafato cattivo della situazione toccherà a Walter Garber, dirigente della metropolitana di New York declassato a controllore per presunto illecito, un uomo comune nella classica giornata sbagliata dove tutto ciò che può andar male lo farà. Si tratta di un sequestro apparentemente senza via d’uscita, in quanto praticato nell’ambito di un sistema chiuso, se non fosse che Ryder sembra sapere qualcosa che gli inquirenti ignorano. Alla fine il contatto diretto, neanche a dirlo, toccherà al povero Garber, il classico uomo per bene che forse ha perfino intascato una tangente per pagare gli studi ai figli, ma che senza dubbio riuscirà a trovare la forza di fare la cosa giusta e tornare a casa la sera, ricordandosi perfino il litro di latte promesso alla moglie, come d’accordo. In Pelham 1-2-3 inquieta in tralice il fantasma dell’11 settembre, ma in sottofondo tutto prende avvio dal classico desiderio di vendetta dell’antagonista di turno, interpretato da un John Travolta molto sopra le righe, contrapposto al protagonista, un misurato Denzel Washington, anche dal punto di vista della recitazione. Un thriller ad alta presa emotiva che si lascia guardare fino ai titoli di coda ma non lascia granché.

Voto 6½