Guerre Stellari
L'impero colpisce ancora
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La grande idea di fondo di Star Wars era la concezione di una saga fantascientifica riletta come un enorme gioco di ruolo, con personaggi comunque aperti a cambiamenti. L’impero colpisce ancora non può prescindere in tal senso dalla visione di Guerre stellari (1977), di cui è lo spettacolare seguito dichiarato. In questa pellicola vediamo sbocciare la storia d’amore tra l’avventuriero Han Solo e la principessa Leila. Intanto Luke Skywalker viene iniziato ai segreti della Forza dal saggio Yoda, vecchissimo maestro Jedi, una sorta di mistico elfo verde con molte sorprese in serbo. Il secondo episodio della saga (in realtà il quinto del progetto originario di George Lucas), sceneggiato da Leigh Brackett e Lawrence Kasdan, narra sostanzialmente un’avventura di passaggio che serve a focalizzare meglio i personaggi principali ed a rimescolare le carte in vista dell’epica chiusa della trilogia: inquietante in tal senso la rivelazione finale sulla vera identità del crudele Lord Vader (Fener nell’edizione italiana). Anche L’impero colpisce ancora presenta incredibili sequenze di battaglia, stavolta ambientate nel pianeta di Ghiaccio in cui si sono rifugiati i ribelli alla tirannia dell’Impero: non a caso gran parte dei tre minuti di sequenze aggiunte al film nell’edizione celebrativa del ventennale di Guerre Stellari riguardano proprio dettagli tecnici della battaglia che la tecnologia dell’epoca non aveva consentito di realizzare in modo apprezzabile. L’impero colpisce ancora vinse due Oscar ‘tecnici’, per il suono e per i notevoli effetti speciali, in aumento rispetto all’episodio apripista della saga.

Voto 7+