Star Wars: Episode II
Regia di George Lucas
Cast: Ewan McGregor, Natalie Portman, Hayden Christensen, Ian McDiarmid, Pernilla August, Samuel L. Jackson, Frank Oz; fantascienza; Usa; 2002; C.
Scanner Special Star Wars
|
|
Guerre Stellari
L'impero colpisce ancora
Il ritorno dello Jedi
Star Wars Episode I - Presentazione
Star Wars Episode I - Recensione
Star Wars Episode II - Presentazione
Star Wars: Episode II - Recensione
Star Wars Episode III - Presentazione
Star Wars: mito, rito, mercato
D’accordo,
per un cinefilo di spiccata indole fantascientifica è quasi un atto dovuto
prendere visione dell’ennesimo atto di Star Wars, saga ormai giunta al quinto episodio
o al secondo prequel che dir si voglia: un tributo d’affetto, per certi
versi, ai protagonisti di un’epopea cinematografica che dal 1977 ha cambiato il volto del
cinema d’intrattenimento, senza mai smettere di sedurre nuove vittime. Il primo
episodio, La minaccia fantasma, aveva riacceso la fantasia degli
innumerevoli fans di George Lucas,
rivelandosi però una parziale delusione per la mancanza di una reale tensione
narrativa – rischio peraltro connaturato al progetto, trattandosi di un prequel
-. Anche ne L’attacco dei
cloni tutto prende avvio nel modo più classico: la scritta trapezoidale
diretta verso lo spazio infinito, ad offrirci ancora una volta le coordinate
della storia infinita, riportandoci indietro nel tempo in quella galassia
lontana, lontana, con le vigorose musiche di John Williams in sottofondo. E poi
il plot che parte subito in medias res, mostrandoci il degenerare
della Repubblica, l’insorgere di moti separatisti, il dilagare di attentati
terroristici, in particolare quello diretto a colpire la persona di Padme
Amidala, ex regina di Naboo ed ora senatrice. Il corpo dei Jedi affiderà la
protezione della giovane ex sovrana alle cure di Obi-Wan Kenobi
e di Anakin Skywalker, che negli ultimi dieci anni ha studiato da Padawan sotto
la guida del suo giovane maestro. Capita però che le strade di Obi-Wan ed
Anakin debbano divergere: il giovane maestro Jedi indagherà sul complotto
ordito ai danni di Amidala, mentre l’apprendista come suo primo incarico
ufficiale accompagnerà Amidala su Naboo. Chiaramente le due linee narrative dell’Episodio
II sono destinate a ricongiungersi: Obi-Wan approda ad un
pianeta sperduto in cui gli avidi autoctoni stanno clonando un esercito su
commissione di un misterioso maestro Jedi, esercito ancora in embrione e
realizzato sulla matrice genetica di un pericoloso mercenario, Jango Fett –
padre del Boba Fett che catturò Han Solo per
il viscido Jabba The Hutt, per la cronaca –; intanto Anakin, in palese
contrasto con la disciplina Jedi, s’innamora di Padme e cerca di sedurla – e
sarà ovviamente ricambiato, perché già sappiamo che avrà degli eredi, suoi avversari
nella storica trilogia –. Tra inseguimenti e pirotecniche battaglie spaziali,
serrati combattimenti corpo a corpo ed intrighi a valanga, ed ovviamente duelli
all’ultimo sangue con le mitiche spade laser i due protagonisti e la senatrice
Padme si ritroveranno (addirittura in un’arena) per il confronto finale con il
cattivo della situazione, il conte Dooku, naturalmente un Jedi sedotto dal lato
oscuro della Forza, il braccio armato del Sith nascosto nell’ombra (i malvagi
sono sempre in coppia...) ma di cui cominciamo ad intravedere i tratti
melliflui di un politicante. Corsi e ricorsi storici in serie sono all’opera
nelle sequenze del duello conclusivo: a parte le conseguenze dello scontro tra
Anakin e Dooku, in perfetto chiasmo con quello de L’impero colpisce ancora,
osserviamo infatti che Dooku, apprendista del mistico Yoda, fu il mentore di
Qui-Gon, a sua volta maestro di Obi-Wan, istruttore di Anakin. Ne L’attacco
dei cloni si fa ancora più pressante la sensazione di dejà vu,
l’arte dell’allusione, il richiamo citazionistico, anche perché ritroviamo i
protagonisti del primo atto dopo un decennio e cominciamo subito a capire, per
grosse linee, che qui osserveremo i preoccupanti segnali che impalpabilmente
(ma neanche troppo) spingeranno il giovane e focoso Anakin Skywalker verso il
lato oscuro della forza, soggetto principale del terzo episodio, in arrivo
sugli schermi di tutto il mondo nel 2005 e (almeno in teoria) atto definitivo
della saga di Star Wars. L’Episodio
II conferma l’attitudine sperimentale (talvolta sull’esile linea
di demarcazione dal cartoon) che da sempre contraddistingue George
Lucas, primo vero pioniere del digitale, spesso fine a se stesso ma
indiscutibilmente l’ultima frontiera del cinema del futuro. Inutile aspettarsi
incredibili sorprese da una saga il cui successo è riposto, da ormai
venticinque anni, nel riproporre la stessa micidiale miscela d’intrattenimento,
in un’indefinita terra di mezzo tra il fumetto fantascientifico alla Flash
Gordon, l’improbabile sincretismo universale della Forza e la complessità
ambientale del genere fantasy: un cocktail filmico di comprovata
efficacia che ha cambiato per sempre, ai posteri decidere se in bene o in male,
la concezione contemporanea del cinema. Sperando prima o poi di vedere Lucas
alle prese con un soggetto diverso, prima o poi...
Star Wars: Episodio II - L'Attacco dei Cloni - Star Wars: Episode II - Attack of the Clones, regia di George Lucas, con Ewan McGregor, Natalie Portman, Hayden Christensen, Ian McDiarmid, Pernilla August, Samuel L. Jackson, Frank Oz; fantascienza; Usa; 2002; C.; dur. 2h e 15'
Voto
7+
|
|
|