Guerre Stellari
Regia di George Lucas
Cast: Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher, Alec Guinness, Peter Cushing, David Prowse; fantascienza; Usa; 1977; C.
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Guerre Stellari
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“Tanto
tempo fa, in una galassia lontana lontana....”: è l’incipit della saga
per eccellenza della fantascienza cinematografica moderna, un attacco
dall’evidente valenza fabulistica e mitica, non a caso prelude all’atto primo –
in realtà al quarto dei nove episodi complessivi del progetto originario di George Lucas – di un manicheo conflitto
interstellare che opporrà i cattivi dell’Impero Galattico da una parte ed i i
ribelli buoni dall’altra. In un remoto sistema solare la resistenza è comandata
dalla principessa Leila, che viene imprigionata dal nemico ma riesce ad inviare
in extremis una richiesta di aiuto. Accorrerà a salvarla l’assortito
gruppo composto dal giovane Luke Skywalker, dal contrabbandiere spaziale Han Solo,
ruvido e cinico ma dal cuore d’oro, dal saggio ed anziano cavaliere Jedi
Obi-Wan Chenobi, che ha intravisto una grande propensione alla Forza in Luke,
ed infine dal robot cromato C3-P8 e dal droide D3-BO. Guerre Stellari prosegue
in una sarabanda di effetti speciali in direzione dell’epica battaglia
conclusiva, in cui i nostri eroi cercheranno di mettere fuori uso la Morte
Nera, una straordinaria arma che assicura un notevole vantaggio strategico alle
truppe imperiali, guidate dal crudele Grand Moff Tarkin e dal suo letale
luogotenente Darth Vader (Lord Fener nell’edizione italiana). L’indiscusso capolavoro di George
Lucas trae linfa vitale dal genere fantasy e dai capostipiti della science
fiction fumettistica (Flash Gordon e Buck Rogers): nonostante l’apparato
ipertecnologico che traspare dal film, gli elementi che portano il bene ad aver ragione del male sono riposti
nel coraggio, nella capacità di massimizzare gli scarsi mezzi a disposizione –
il Millennium Falcon guidato da Han Solo e dal fido Chewbecca, ad esempio, è
un’astronave rottamata che richiede ripazioni di continuo – e nella Forza,
ovviamente, una sorta di energia primigenia in cui confluiscono capacità
paranormali, suggestioni cavalleresche e filosofie orientali (l’ultima
frontiera del sincretismo culturale a stelle e strisce, insomma). Il tutto,
shakerato con molto mestiere, è un prodotto d’intrattenimento calcolato al
millimetro, efficace ed incredibilmente avvincente: un film concepito per
divenire oggetto di culto, per intenderci. Guerre Stellari vinse complessivamente sei Oscar: colonna
sonora (a John Williams, che ha continuato a firmare le musiche di tutta la
saga), scenografia, montaggio, suono ed effetti speciali. Nell’edizione
speciale uscita nel ventennale del film George Lucas ha restaurato colore e
sonoro dell’intera trilogia, inserendo scene che la tecnologia dell’epoca non
aveva consentito di realizzare in modo soddisfacente: in particolare Guerre
Stellari ha acquistato circa quattro minuti in più di sequenze, tra le
quali quella in cui Han Solo si confronta con il boss galattico Jabba
the Hutt, che lo ibernerà nella grafite ne Il ritorno dello Jedi.
Guerre Stellari - Star Wars, regia di George Lucas, con Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher, Alec Guinness, Peter Cushing, David Prowse; fantascienza; Usa; 1977; C.; dur. 2h e 1'
Voto
8½
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