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  14/12/2024 - 04:44

 

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Un’indagine inedita di Mark Twain
Quarta tappa delle Storie da Altrove
Il noto scrittore americano della segretissima base dell’universo Bonelli

 




                     di Paolo Boschi


Generazioni
Martin Mystère Special
Vent'anni con Martin Mystère
Martin Mystère Gigante # 7
Martin Mystère Gigante # 8
Almanacco del Mistero 2002
Almanacco del Mistero 2003
Martin Mystère & Nathan Never, team-up Bonelli
Storie da Altrove: Sherlock Holmes
Storie da Altrove: Mark Twain
Storie da Altrove: Il ritorno di Sherlock Holmes


Come era stato anticipato l’anno scorso ne L’ombra che sfidò Sherlock Holmes, seconda avventura bonelliana del mitico detective di Sir Arthur Conan Doyle, protagonista del quarto annual delle “Storie da Altrove” è una figura di primo piano della letteratura america: ci riferiamo a Samuel Langhorne Clemens, meglio noto ai più con lo pseudonimo di Mark Twain. Si tratta anche in questo caso di una storia estrapolata direttamente dagli archivi riservati di Altrove, la base supersegreta diretta da Chris Tower con la quale Martin Mystère ha avuto a che fare più di una volta nel corso della sua carriera di detective dell’impossibile a partire dal 1987 (con tappa fissa negli specials estivi). La ‘storia mai raccontata’ al centro de L’uomo che raccontava storie è appunto ispirata al noto racconto umoristico di Mark Twain intitolato La famosa rana saltatrice della contea di Calaveras: non alla versione ufficiale chiaramente, ma ad un’altra che l’autore americano decise di non dare alle stampe ritenendola troppo inquietante. Proprio questa versione, riesumata dalla spazzatura per mano degli agenti di Altrove, spinge Peter Moorcock, direttore della base segreta nel 1867, a chiedere l’intervento di Mark Twain per far luce su quello che sembra un complotto interplanetario ordito da un’antica razza aliena le cui avanguardie guerriere sono appunto feroci rane giganti dalle bocche dentate che da tempo stanno terrorizzando la regione degli Appalachi. Alla fine gli States, a fine Ottocento come in Indipendence Day ultima speranza dell’umanità, riusciranno a respingere l’invasione degli alieni grazie alla fantasia di Mark Twain. L’uomo che raccontava storie si conclude con un dettagliato dizionario dei fatti, personaggi e cose notevoli raccontati nel corso dell’avventura, molti relativi proprio a Mark Twain, personalità assai complessa e qui riproposta con le sue numerose frasi celebri (della serie: “La notizia della mia morte è stata grandemente esagerata”, ispirata ad un necrologio anticipato), molti dei personaggi dei suoi romanzi (che l’autore spesso riprese dalla realtà), i suoi molti interessi - non solo scrittore ma conferenziere, business man, inventore, giornalista -. Una storia ricca di dettagli, intrigante e spesso divertente, in perfetto accordo con l’opera di Mark Twain: la sceneggiatura è stata firmata dal grande Alfredo Castelli, mentre i disegni sono stati ben realizzati da Dante Erasmo Spada.

STORIE DA ALTROVE N° 4, L’uomo che raccontava storie
, annuale, pp. 172 [Bonelli]

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