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Vent'anni con Martin Mystère
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Martin Mystère Gigante # 8
Almanacco del Mistero 2002
Almanacco del Mistero 2003
Martin Mystère & Nathan Never, team-up Bonelli
Storie da Altrove: Sherlock Holmes
Storie da Altrove: Mark Twain
Storie da Altrove: Il ritorno di Sherlock Holmes
Come era stato anticipato l’anno
scorso ne L’ombra che sfidò Sherlock Holmes, seconda avventura bonelliana
del mitico detective di Sir Arthur
Conan Doyle, protagonista del quarto annual delle “Storie da
Altrove” è una figura di primo piano della letteratura america: ci riferiamo a
Samuel Langhorne Clemens, meglio noto ai più con lo pseudonimo di Mark Twain.
Si tratta anche in questo caso di una storia estrapolata direttamente dagli
archivi riservati di Altrove,
la base supersegreta diretta da Chris Tower con la quale Martin
Mystère ha avuto a che fare più di una volta nel corso della sua carriera
di detective
dell’impossibile a partire dal 1987 (con tappa fissa negli specials
estivi). La ‘storia mai raccontata’ al centro de L’uomo che raccontava
storie è appunto ispirata al noto racconto umoristico di Mark Twain intitolato
La famosa rana saltatrice della contea di Calaveras: non alla versione
ufficiale chiaramente, ma ad un’altra che l’autore americano decise di non
dare alle stampe ritenendola troppo inquietante. Proprio questa versione,
riesumata dalla spazzatura per mano degli agenti di Altrove, spinge Peter
Moorcock, direttore della base segreta nel 1867, a chiedere l’intervento di Mark Twain per far luce su
quello che sembra un complotto interplanetario ordito da un’antica razza aliena
le cui avanguardie guerriere sono appunto feroci rane giganti dalle bocche
dentate che da tempo stanno terrorizzando la regione degli Appalachi. Alla fine
gli States, a fine Ottocento come in Indipendence Day ultima speranza
dell’umanità, riusciranno a respingere l’invasione degli alieni grazie alla
fantasia di Mark Twain.
L’uomo che raccontava storie si conclude con un dettagliato dizionario
dei fatti, personaggi e cose notevoli raccontati nel corso dell’avventura,
molti relativi proprio a Mark Twain,
personalità assai complessa e qui riproposta con le sue numerose frasi celebri
(della serie: “La notizia della mia morte è stata grandemente esagerata”,
ispirata ad un necrologio anticipato), molti dei personaggi dei suoi romanzi
(che l’autore spesso riprese dalla realtà), i suoi molti interessi - non solo
scrittore ma conferenziere, business man, inventore, giornalista -. Una
storia ricca di dettagli, intrigante e spesso divertente, in perfetto accordo
con l’opera di Mark Twain: la
sceneggiatura è stata firmata dal grande Alfredo Castelli, mentre i disegni
sono stati ben realizzati da Dante Erasmo Spada.STORIE DA ALTROVE N° 4, L’uomo che raccontava storie
, annuale,
pp. 172 [Bonelli]