Dimmi cosa succede sulla Terra
The best of Pino Daniele. Yes I know my way
Come un gelato all'Equatore
Medina
Concerto
In Tour con De Gregori, Mannoia e Ron
La
lunga carriera del grande Pino conta
a tutt’oggi ben sedici album in venticinque anni d’attività, più un paio di raccolte antologiche e
la colonna sonora de Le vie del signore sono finite, il film
dell’indimenticabile compagno di viaggio Massimo Troisi. Dopo l’ennesima svolta
artistica in direzione world messa a segno con Medina, è
arrivato anche il momento di Concerto,
terzo album live pubblicato da Pino Daniele (gli altri sono Scio’
del 1984 e Sona mo’ del 1994), un disco che fa il punto della
variegata storia dell’artista napoletano ed allo stesso tempo cristallizza in
un’impeccabile fotografia sonora il “Medina Tour 2001”, l’ultima tournée del
cantautore e chitarrista
partenopeo attraverso i più suggestivi anfiteatri mediterranei, con il
consueto massiccio riscontro dell’affezionato pubblico. Nell’occasione Pino
Daniele è stato accompagnato da una band tutta al femminile, una scelta
che si è rivelata davvero felice: l’indiscusso talento chitarristico dell’autore napoletano si è integrato a
meraviglia con la batteria di Alison Miller, il contrabbasso di Miriam
Sullivan, il pianoforte di Rachel Z e la straordinaria voce di Mia Cooper,
sicuramente una delle migliori vocalist disponibili in Italia. La tracklist
di Concerto conta in tutto quindici brani: una carrellata di
tredici canzoni storiche più gli inediti Bel orizzonte e Un cielo
senza nuvole, due brani che probabilmente non diventeranno classici del
vasto repertorio di Daniele, ma
entrambi malinconici, sofisticati ed intriganti, nonché amalgati in modo
impeccabile al contesto. Il filo rosso del live sembra essere un’ariosa
delicatezza di fondo che raccorda i vari arrangiamenti all’insegna di un sound
soffuso, quasi confidenziale talvolta, capace di fondere jazz, arabismi,
canzone d’autore, divagazioni acustiche e sprazzi di blues. Pino Daniele e le sue quattro
musiciste aprono le danze con la struggente con lo struggente dittico composto
da Terra mia e Viento. Dopo Lazzari felici ed il primo
inedito, arriva anche la deliziosa Dubbi non ho, e Basta na jurnata
e’ sole, una versione da brividi di Napule è, la leggerezza di Quanno
chiove, il jazz morbido di Anima e Chi tene ‘o mare.
Dopo il secondo inedito il live
continua con Sule pe parla’, Alleria e l’eterea Neve al
sole, per chiudersi in chiave mediterranea con Via Medina. Nel
complesso un gran bel concerto.
Pino Daniele, Concerto [Bmg 2002]
Voto
7½