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Scanner - musica
 


Luciano Ligabue
Quasi Acustico Teatri 2011
Fa tappa in 20 città italiane. In scaletta, oltre ai brani di “Arrivederci, Mostro!”, grandi classici del repertorio, proposti con arrangiamenti inediti
A Firenze il 5 febbraio 2011 al Saschall, 6 febbraio 2011 al Teatro Verdi, visto il 7 Febbraio 2011 al Teatro Della Pergola

 




                     di Nicoletta Naldi


Ligabue Quasi Acustico Tour 2011, concerto alla Pergola di Firenze
Ligabue Tour 2010, concerto allo Stadio Artemio Franchi di Firenze
Luciano Ligabue, Arrivederci mostro, Warner Music 2010
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Dopo i successi a Milano, Varese, Pavia, Lugano, Cesena e Roma   il Quasi acustico Teatri 2011 entra nel vivo nelle date fiorentine del tour di Ligabue. Ha già fatto tappa il 5 febbraio 2011 al Saschall, il 6 febbraio 2011 al Teatro Verdi e anche stasera il teatro è pieno. La platea freme per ascoltare i brani di Arrivederci, Mostro! e i grandi classici del suo repertorio, proposti con arrangiamenti inediti.
Certo il pubblico è un po’ diverso da quello che di solito si vede alla Pergola ma   l’atmosfera è ugualmente  (e forse più) magica. Alle 21 in punto le luci   si spengono ed il sipario si apre;   lì, seduto su un divano, camicia a quadri con la chitarra in braccio appare lui: il Liga. Parte da solo con “Seduto in riva al fosso” e dopo, uno alla volta, arrivano gli altri musicisti.
Luciano ringrazia, fa i complimenti al teatro e continua la serata con un inno alla vita come “Atto di fede”.   Imbraccia il dobro   per eseguire Ho messo via che è senza dubbio uno dei pezzi più suonati nei suoi concerti ma ogni volta   sempre enormemente coinvolgente. Dopo due successi dell’ultimo album   “La linea sottile” e “Quando canterai la tua canzone”, con i quali è impossibile non ballare anche se eseguiti in versione “quasi acustica”, il Liga ci delizia con “Da adesso in poi” canzone scritta per la nascita del suo primo figlio e raramente suonata dal vivo.
L’atmosfera è caldissima e cresce con la suggestiva “Ti sento” dove Mel Previte con la sua chitarra ci regala un assolo da brivido reso ancora più intenso dall’impeccabile acustica della Pergola.
Luciano abbandona la sua chitarra solo per cantare la sempre magica “Certe notti”; il pubblico è sempre più caldo e si incendia con la travolgente “Tra palco e realtà”. Poi è il momento di “ Un colpo all’anima” in una versione quasi irriconoscibile, meno adrenalinica ma ugualmente trascinante dove il Liga si esibisce stupendamente con l’armonica. Nessuno è stanco e lo spettacolo continua al massimo con l’inconsueta “Angelo della nebbia”, la movimentata “Il centro del mondo” e la toccante “Il peso della valigia”. A questo punto Luciano prende il banjo per eseguire uno dei suoi più grandi pezzi “Piccola stella senza cielo” in una nuova versione sempre emozionante e struggente. Ci facciamo travolgere con “Questa è la mia vita”, coinvolgere dalla stupenda “Ci sei sempre stata”e quasi commuovere dal primo successo del Liga Balliamo sul mondo. A malincuore intoniamo la sempre bellissima “Urlando contro il cielo” perché, si sa, con questa siamo arrivati quasi alla fine.
Il sipario si riapre per i bis, e anche in questi Luciano non si risparmia iniziando con l’attualissima e spettacolare “Buonanotte all’Italia” per proseguire con “Il meglio deve ancora venire” e per finire in allegria con il blues di “Taca banda”.
Grazie, quindi, al Liga che non si stanca di fare concerti regalandoci bellissime serate che vorremmo non finissero mai e un grazie speciale anche al Teatro della Pergola che ha arricchito questo evento con la sua eleganza e il suo fascino.

Voto 9 

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