La flaca
Depende
De vuelta y vuelta
Gli Jarabe de Palo
si sono formati a Barcellona nel 1996 dall’incontro di Pau Donés (cantante,
chitarrista e frontman del gruppo) con il batterista Alex Tenas, il
bassista Joan Gené, il chitarrista Jordi Mena, ed il percussionista Daniel
Forcada. Per la band iberica l’ascesa è istantanea, ma a scoppio
ritardato, esattamente come per il progetto Buena Vista Social Club di Ry Cooder, che ha innescato la febbre latina di
cui anche gli Jarabe de Palo hanno finito per beneficiare. Per il balzo
decisivo, è stato inoltre necessario un viaggio di Pau Donés a Cuba: è proprio
nell’isola caraibica che il cantante conosce la ragazza mulatta e magra che gli
ispirerà il personaggio centrale de La flaca, singolo che
esplode solo nell’estate 1999 trainando l’omonimo album ai vertici delle
classifiche mondiali. Una bella storia,
sicuramente, ed una gran bella canzone, semplice quanto contagiosa: La flaca
ha il suo punto di forza nel ritmo, irresistibile fin dal giro di basso
d’apertura, che continuerà a contrappuntare il crescendo vocale del brano, un latin
rock originale ed efficace, sicuramente una piccola magia
sbocciata dai Caraibi. Ma La flaca (l’album) convince nel
complesso, anche perché gli Jarabe sono una band ben dotata sotto il
versante musicale, un gruppo con un’anima, insomma. La tracklist
presenta in tutto dieci canzoni più una versione acustica dal vivo della titletrack,
utile a dimostrare la versatilità vocale di Pau Donés, bravo a rileggere la sua
creazione in chiave malinconica. La
successione delle canzoni offre un panorama a 360° del latin rock: dal
brano apripista, la solare ed intrigante Quiero ser poeta, passando per Grita, ballata a pronta
presa – che forma un dittico centrale con la seguente El bosque de palo –,
oppure per il ritmo (stavolta chicano) di El lado oscuro, fino alla
trascinante Desamor, forte di un sound più aggressivo. Un buon
disco d’esordio dotato di una gemma assoluta come la titletrack. Gli Jarabe hanno
inoltre un modo di porsi che ispira istintivamente simpatia, a partire dal simbolo:
due lische di sardine incrociate, tanto per non dimenticare il piatto (povero)
del giorno prima di sfondare. Della serie: come ricordare le proprie origini
senza montarsi la testa.
Jarabe de Palo, La flaca [Virgin 1996]
Voto
7