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  25/04/2024 - 01:09

 

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Scanner - musica
 


Jarabe de Palo
De vuelta y vuelta
[Virgin 2001]

 




                     di Paolo Boschi


La flaca
Depende
De vuelta y vuelta


E venne anche il disco numero tre degli Jarabe de Palo: il terzo atto della storia del gruppo iberico, dopo il botto a scoppio ritardato de La flaca (esploso in piena febbre latina) e la conferma di Depende, è un album intitolato De vuelta y vuelta, dichiaratamene dedicato ai vecchi ed al tempo che scorre. Non c’è niente da fare: gli Jarabe de Palo si confermano una sana band con un grande ritmo, il che torna più che mai utile in un disco che ci svelerà il segreto di una delle nostre principali ossessioni, ovvero “l’implacabile ed armonioso passare del tempo”. Gli Jarabe continuano a far le cose per bene ed a mostrare sensibilità non solo verso i vecchi ma anche per la loro crescente schiera di fans: continuano infatti (e sono uno dei pochi gruppi a farlo) ad inserire i testi delle canzoni, in versione originale e con traduzione a fronte, preoccupandosi addirittura che, oltre al suono, arrivi a segno anche il significato. Si intensifica inoltre anche il gioco delle collaborazioni: è stato nuovamente coinvolto Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti, ormai un vecchio amico per Pau Donès, sono stati reclutati a suonare il percussionista Danny Cummings e Glen Nightingale (già chitarrista dei Jamiroquai), infine c’è la versione degli Jarabe de Palo di Dos dias en la vida, scritta da Donès per Celia Cruz. La tracklist presenta undici pezzi complessivi ma l’edizione speciale italiana dell’album contiene anche una versione di Completo incompleto adattata da Jovanotti, che in Tiempo duetta con il frontman del gruppo iberico tingendo di rap uno scatenato rock chicano. Il disco prende avvio con la title track, il primo singolo estratto dall’album, una ballata intensa e contemplativa al tempo stesso, seguita a ruota dal dittico rock costituito da Tiempo e dalla contagiosa En lo puro no hay futuro. Dopo Dos dias de la vida e La luz de corazón (che profuma di festa di piazza, stile Tonino Carotone per intenderci) arriva Completo incompleto, una ballata sulla pochezza della vita senza amore: un brano semplice, orecchiabile e diretto, più o meno l’equivalente di Depende (che pure fu adattato a suo tempo da Jovanotti). Niente male neppure le successive Cara de azul, Augustito con la vida (forte di un refrain davvero contagioso), De los libros (no se aprende) e Viaje para locos, queste ultime due genuinamente rock. E poi c’è Mama, un brano che inizia con un lungo preludio tra armonica e chitarra che trasmette la sensazione di trovarsi in mezzo al deserto diretti chissà dove, poi riparte da un’intensa bossa nova acustica (una piccola magia). Convincente anche la versione italiana di Completo incompleto. Nel Cd si trova inoltre un video che ci mostrerà le modalità di acquisizione del nuovo look di Pau Donès, rasato a zero sulla pubblica piazza da un suo vecchio amico, anch’egli ritratto in versione nudo integrale con il cantante e la bambina di colore nella copertina di De vuelta y vuelta. Un bel disco, convincente, compiuto e ‘concettuale’: nel complesso sicuramente il più ambizioso del gruppo iberico, almeno finora.

Jarabe de Palo, De vuelta y vuelta [Virgin 2001]

Voto 7+ 

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