La BBC l’ha inserita nell’ambita lista “Sounds of 2011”, la classifica dedicata ai migliori nomi emergenti che potrebbero sfondare nel 2012, Brian Eno l’ha definita “La cosa migliore dai tempi di Patti Smith”. Nick Cave, Arctic Monkeys e
Interpol l’hanno voluta come supporter per le loro date europee, i suoi concerti italiani hanno convinto il pubblico che si tratta di un talento vero, di un’artista dal grande temperamento, con una voce da brividi e capace di live set passionali. Stiamo parlando di Anna Calvi è la nuova musa del rock UK. Classe
1982, padre italiano, Anna Calvi ha iniziato a studiare musica a diciassette
anni. In precedenza è stata cantante e chitarrista dei londinesi Cheap Hotel. La
Cantante e compositrice, che ha il padre italiano, ha
una fortissima personalità e grazie al suo stile e alla sua grinta, è stata spesso paragonata a Pj Harvey e Siouxsie, anche se
lei ha dichiarato di ispirarsi alle voci di Nina Simone, Maria Callas e Scott
Walker, alle chitarre di Django Rheinhard e Robert Johnson, oltre che al
classico romanticismo di Ravel e Debussy e alla creatività libera di Jimi Hendrix e di Captain Beefheart.
A rivelare la passionalità di questa nuova icona del rock d’Oltremanica è stato
il primo singolo Jezabel,
cover di un brano degli anni Cinquanta reso celebre dall'interpretazione di Edith Piaf, che è rimbalzato sul web, creando stupore e
interesse verso questa originale rocker. Sull’onda del clamore delsecondo singolo, Moulinette,
è arrivato l'ottimo album d'esordio, che si chiama come lei, è stato registrato
tra Londra e la Francia e ha movimentato le classifiche europee. Fra ballate e
brani più movimentati, Anna si rivela una suadente e grintosa cantante – chitarrista, un’illuminata
riot rock girl capace di sferzare il panorama musicale attuale con estro
trasversale, obliquo e un fascino da femme
fatale. Non è solo il rossetto rosso sulle labbra o il suo look a darci questa impressione (Anna veste in modo classico, ma con piglio deciso), ma l’atmosfera che crea in ogni set, in ogni traccia discografica. Ne sono prova i dieci brani di questo intenso “Anna Calvi”, prodotto da Rob Ellis (che ha collaborato in passato
con PJ Harvey, Marianne Faithfull, Nick Cave, ma anche con i Marlene Kuntz), mettono
in risalto una vocalità decisa e profonda, ma anche ricca di charme. Il
risultato è un rock scuro, morbido e granitico al tempo spesso, ricco di spunti
punk, di impennate blues rock, di interludi di un
flamenco contemporaneo e di atmosfere piacevolmente retrò. Un sound dark e
romantic, che si avvantaggia di atmosfere noir e
grinta ribelle: Anna quando suona sembra una diva rock di altri tempi, un’eroina maledetta e
seducente che ti fulmina con uno sguardo e, quando canta, muove con decisione le
sue labbra rosse per dare nuova vita a uno sferzante punk rock dei giorni
nostri.
Voto
9
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