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  18/04/2024 - 13:51

 

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Scanner - musica
 


Blink 182
Enema of the State
[Mca Universal 1999]
Californian punk-rock

 




                     di Paolo Boschi


Enema of the state
The Mark, Tom and Travis Show
Take off your pants and jacket


Formatisi a fine 1991 i Blink 182, band californiana originaria di San Diego, al terzo album hanno finalmente fatto centro a livello di vendite (milionarie), conquistandosi uno stuolo di fedeli fans, soprattutto tra i giovani ed i giovanissimi. Il segreto del trio americano - composto da Tom DeLonge, voce e chitarra, Mark Hoppus, voce e basso, e il tatuatissimo Travis Barker, batteria - si spiega con la rapidità e semplicità delle loro canzoni, ascrivibili nella maggior parte al punk, e tanta ironia: basta pensare in tal senso soltanto al nome della band americana, giocato sul doppio senso tra blink, sia una figura 'forte' di skateboard che il gesto di fare l'occhiolino, mentre il numero 182 serve a distinguerli da un'omonimo gruppo irlandese e si spiega con la parola fuck, ripetuta appunto 182 volte da Al Pacino in Scarface. A voler continuare sul versante verbale è impossibile trascurare l'ambiguità del titolo Enema of the State, che allude scherzosamente al Nemico pubblico interpretato da Will Smith e l'evidente doppio senso con la parola "clistere": non a caso sulla copertina dell'album campeggia la pornostar Janine, vestita da ammiccante infermiera, pronta a praticare la nota pratica lassativa. La verve inventiva dei Blink 182 emerge anche sotto il profilo testuale nei dodici brani contenuti in Enema of the State, irriverenti ma con brio e misura, incentrati soprattutto su alcune intramontabili tematiche giovanili (solitudine, tormenti esistenziali e, ovviamente, sessuali). Lo spirito goliardico dei Blink 182 lo si è potuto vedere anche nei clips di lancio dei primi due singoli dell'album: in What's my age again correvano nudi (ma con i genitali sfumati) per Los Angeles inseguendo la Janine della copertina, mentre in All the small things si producevano in ridicolizzanti imitazioni delle boy-bands che vanno per la maggiore. Quello dei Blink 182 è un punk-rock depoliticizzato rispetto ai gruppi apripista del genere (vedi Sex Pistols e Clash), che pone la band californiana giusto in mezzo all'ironia dei Red Hot Chili Peppers e la velocità dei Green Day. Da segnalare, oltre ai sopracitati singoli, anche Dumpweed, le schizzatissime Don't leave me e Mutt: ma anche quando rallentano i Blink 182 si dimostrano incisivi, come nella bella Adam's song. Un album che suona fresco e vivace, pur con evidenti limiti di proposta culturale: e non a caso è stato premiato come miglior gruppo rivelazione del 2000 alla serata finale degli MTV Music Europe Awards. La cosa li rende ancora più simpatici, perché imporsi come rivelazione dopo quasi dieci anni di onorata gavetta dà l'idea che i Blink 182 abbiano sudato parecchio per arrivare al successo.

Blink 182, Enema of the State [Mca Universal 1999]

Voto 6½ 

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