Il sarto di Panama - Il romanzo
Il sarto di Panama - Il film
Il giardiniere tenace
La caduta del Muro di Berlino non ha causato, contrariamente
alle previsioni, la fine del genere delle spy stories di cui John
Le Carré, classe 1931, è un esponente storico grazie a bestsellers del
settore come La spia che venne dal freddo, La tamburina e Il sarto di Panama.
D’altra parte se i tempi cambiano e la globalizzazione impera, il cinismo dei
servizi segreti continua a restare il medesimo, e Le Carré lo sa bene, dato che
lui stesso ha lavorato per anni nel British Foreign Service e vissuto
all’estero: con Il giardiniere tenace l’autore britannico riesce a
miscelare economia globale, impegno civile ed Intelligence, legando il tutto
con un pizzico costante di suspense. La storia prende avvio in Kenya,
sulle rive del lago Turkana, col ritrovamento del corpo nudo di Tessa Quayle,
la bella e giovane moglie di Justin
Quayle, diplomatico inglese di stanza a Nairobi con l’hobby del
giardinaggio: la vittima è stata violentata e selvaggiamente uccisa nel
deserto, mentre il suo compagno di viaggio, l'affascinante medico congolese
Arnold Bluhm, sembra essersi dileguato nel nulla. Per gli inquirenti la
soluzione più semplice sarebbe addossare la responsabilità al dottore scomparso
(che tutti ritengono probabile amante della vittima), non così per Justin,
religiosamente convinto della fedeltà della moglie, energica avvocatessa
impegnata in cause umanitarie. Justin
con la pazienza che caratterizza un giardiniere ricostruisce l’ultima
inchiesta di Tessa, tesa a dimostrare il genocidio compiuto da una
multinazionale farmaceutica per testare un nuovo medicinale sperimentandolo
direttamente sulle popolazioni indigene. Le prove ed i documenti raccolti dalla
moglie spariscono, Justin, diffidando di tutti, comincia a cercare le prove
girando il mondo sulle tracce della defunta consorte da Nairobi a Londra,
dall’Isola d’Elba al Canada, per chiudere il cerchio in Africa, trovando
finalmente la verità. La fine della Guerra Fredda ha tolto a Le Carré lo
scontato bersaglio delle nazioni del blocco sovietico, sostituite con lo
spietato cinismo delle multinazionali, indifferrenti verso le sorti del Terzo
Mondo, anzi pronte a sfruttare avidamente il drammatico stato di bisogno delle
popolazioni depresse. Diciottesimo
romanzo in carriera per John Le Carré, Il giardiniere tenace se non
è il suo lavoro migliore, è senza dubbio il più impegnato.
John Le Carré, Il giardiniere tenace, Milano, Mondadori, 2001; pp. 523
Voto
7