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  26/04/2024 - 20:53

 

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John Le Carré
Il giardiniere tenace
Milano, Mondadori, 2001; pp. 523
La (tenace) spia che venne dal... giardino

 




                     di Paolo Boschi


Il sarto di Panama - Il romanzo
Il sarto di Panama - Il film
Il giardiniere tenace


La caduta del Muro di Berlino non ha causato, contrariamente alle previsioni, la fine del genere delle spy stories di cui John Le Carré, classe 1931, è un esponente storico grazie a bestsellers del settore come La spia che venne dal freddo, La tamburina e Il sarto di Panama. D’altra parte se i tempi cambiano e la globalizzazione impera, il cinismo dei servizi segreti continua a restare il medesimo, e Le Carré lo sa bene, dato che lui stesso ha lavorato per anni nel British Foreign Service e vissuto all’estero: con Il giardiniere tenace l’autore britannico riesce a miscelare economia globale, impegno civile ed Intelligence, legando il tutto con un pizzico costante di suspense. La storia prende avvio in Kenya, sulle rive del lago Turkana, col ritrovamento del corpo nudo di Tessa Quayle, la bella e giovane moglie di Justin Quayle, diplomatico inglese di stanza a Nairobi con l’hobby del giardinaggio: la vittima è stata violentata e selvaggiamente uccisa nel deserto, mentre il suo compagno di viaggio, l'affascinante medico congolese Arnold Bluhm, sembra essersi dileguato nel nulla. Per gli inquirenti la soluzione più semplice sarebbe addossare la responsabilità al dottore scomparso (che tutti ritengono probabile amante della vittima), non così per Justin, religiosamente convinto della fedeltà della moglie, energica avvocatessa impegnata in cause umanitarie. Justin con la pazienza che caratterizza un giardiniere ricostruisce l’ultima inchiesta di Tessa, tesa a dimostrare il genocidio compiuto da una multinazionale farmaceutica per testare un nuovo medicinale sperimentandolo direttamente sulle popolazioni indigene. Le prove ed i documenti raccolti dalla moglie spariscono, Justin, diffidando di tutti, comincia a cercare le prove girando il mondo sulle tracce della defunta consorte da Nairobi a Londra, dall’Isola d’Elba al Canada, per chiudere il cerchio in Africa, trovando finalmente la verità. La fine della Guerra Fredda ha tolto a Le Carré lo scontato bersaglio delle nazioni del blocco sovietico, sostituite con lo spietato cinismo delle multinazionali, indifferrenti verso le sorti del Terzo Mondo, anzi pronte a sfruttare avidamente il drammatico stato di bisogno delle popolazioni depresse. Diciottesimo romanzo in carriera per John Le Carré, Il giardiniere tenace se non è il suo lavoro migliore, è senza dubbio il più impegnato.

John Le Carré, Il giardiniere tenace, Milano, Mondadori, 2001; pp. 523

Voto 7 

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