Michael Clayton
Duplicity

Dal regista di Michael Clayton arriva questo ingarbugliato thriller sul doppio e triplo gioco, ravvivato da briosi momenti sentimentali e diretto a discreto ritmo. Ne è protagonista la ritrovata coppia Julia Roberts/Clive Owen, giusto ad un lustro da Closer: lei interpreta l’ex agente CIA Claire Stenwick, lui invece l’ex agente dell’M16 britannico Ray Koval. In ossequio al titolo, Duplicity è un film di spionaggio (soprattutto industriale) a doppio fondo anche dal punto di vista narrativo: lo spettatore sarà guidato in una trama complessa e depistante, articolata in flashback che, invece di chiarire la storia, ne rivelano progressivamente nuovi punti di vista che ci obbligano a rileggerle ricodificandone il corso, dal (falso) incipit fino ai titoli di coda. Le due esperte ex spie, già ex amanti, si ritrovano ed intrecciano di nuovo una relazione. Constatando che per mantenere lo stile di vita a cui sono abituati servirebbero svariati milioni di dollari, Claire elabora con Ray un piano perfetto per diventare ricchi in breve tempo: entrambi abbandoneranno i precedenti impieghi governativi per più remunerativi incarichi privati; dopo aver fatto un’attenta analisi dei vari mercati industriali, si faranno assoldare nella sicurezza di due imprese in acerrima e costante rivalità, impegnate a sviluppare un prodotto rivoluzionario e top secret. Metterci le mani sopra per primi e venderlo al miglior offerente sembrerebbe la scorciatoia ideale per la ricchezza, e sia Claire che Ray si troveranno nella posizione ideale per riuscirci. La doppiezza congenita dei due protagonisti, oltre che una competenza fondamentale del loro lavoro, diventa al contempo anche la cifra riposta di quello che pare un rapporto sentimentale ideale: forse anche il vero tesoro alla fine del complesso itinerario narrativo, che va a concludersi con colpi a sorpresa a ripetizione, fino all’ultimo ed amaro doppio fondo. Il tutto in un intricato ma intrigante percorso di finzione, inganno e triplo gioco, in felice alternanza tra il presente e l’ennesimo flashback chiarificatore, lungo un articolato percorso che ci trasporterà tra New York, Dubai, Roma, Londra, Miami, Cleveland e Zurigo, con un immancabile tocco di rosa ad insaporire il cocktail filmico, che scorre e tiene sempre desta l'attenzione nonostante le oltre due ore di durata. Nel cast sia Julia Roberts che Clive Owen trasudano carisma da tutti i pori, ma gli attori più in forma sembrano i caratteristi Tom Wilkinson e Paul Giamatti. Da vedere.

Voto 7