Bring it on
Liquid skin
In our gun
Fin
dal primo ascolto questo disco lascia trasparire un sound teoricamente americano, invece ne sono autori cinque ragazzi
inglesi di età media di poco superiore ai vent'anni - Ian Ball, Rom Gray, Ben Ottewell, Paul Blackburn
e Olly Peacock -, nativi di Liverpool ma operanti a Southport. Gli
ingredienti musicali di Bring it on sono blues e country 'conditi' con un pizzico di funk e di jazz: il
risultato è una miscela originale che punta comunque su una semplicità sonora
di base. La musica dei dodici brani dell'album infatti non si presenta
fortemente innovativa, anzi affonda le proprie radici nella tradizione e da
essa ne trae un fascino old style,
decisamente particolare. Tra le canzoni più riuscite è sicuramente da segnalare
l'intrigante amalgama tra blues e rap del singolo 78 Stone Wobble. I Gomez poi
prediligono attacchi 'strani' per i propri pezzi, che quasi assumono una
dimensione atemporale - come nel caso di Get
miles o di Tijuana lady -. Molto
riusciti anche il country alternativo
di Whippin' Piccadilly, la
nostalgica ballata Free to run e
l'ombroso rock-blues di Rie's wagon. Insomma, l’originalità
regna sovrana in casa Gomez. Un gruppo
che promette davvero bene: un debutto di tale livello autorizza ad aspettare
con fiducia grandi prove in un futuro prossimo venturo.
Gomez, Bring it on [Hut 1998]
Voto
8