Not that kind
Freak of nature

Torna Anastacia Newkirk da New York, classe 1974, in arte semplicemente Anastacia, una cantante con un passato da ballerina freestyle che ha già fatto parlare di sé per lo sfavillante debutto con Not that kind nel 2000 (relativamente tardi dunque), arrivato sull'onda di una sfolgorante partecipazione al programma "Star Search" di MTV - che spinse addirittura Michael Jackson a telefonarle per complimentarsi con lei -. In virtù dell'esplosivo singolo I'm outta love Anastacia ha sfondato anche nel vecchio continente, dove ha convinto pubblico e critica più che in patria, non a caso il suo secondo album Freak of nature è stato lanciato recentemente in Europa, dove si è insediato ai piani alti delle classifiche in vista del lancio negli States a marzo. Il titolo ben si accorda alla figura di Anastacia, un vero scherzo di natura: bionda, longilinea, tipicamente WASP, ma con una prorompente voce black che ricorda da vicino Tina Turner nella sua forma migliore. Dato che squadra vincente non si cambia, per Freak of nature è stato scelto lo stesso team artistico che ha prodotto Not that kind, ovvero Rick Wake (che ha lavorato con Diana Ross, Jennifer Lopez e Mariah Carey), Sam Watters dei Color Me Badd e Louis Biancaniello: il risultato stavolta, sebbene ugualmente premiato dal pubblico, suona decisamente più commerciale e meno originale, ma comunque in grado di assicurare un buon numero di emozioni soul. Il brano apripista è la movimentata titletrack, un brano funkeggiante annacquato nella disco e dunque assai ballabile. Poi segue il singolo Paid my dues, arioso e felicemente sospeso tra il registro soul e la disco dei bei tempi andati: la canzone, utilizzata come soundtrack nello spot di una nota compagnia di telefonia mobile, ha anche potuto godere dell'effetto traino della programmazione televisiva aggiunta. A ruota Anastacia scala le marce, stavolta, con il sapore acustico della dolcissima Overdue goodbye, una gran bella ballata soul-pop che esalta le qualità della sua splendida voce. La traccia seguente è un mezzo passo falso, con una ballad come You'll never be alone, che pare uscita dagli indefiniti anfratti melodici degli anni Ottanta: sulla stessa linea eccessivamente pop(ular) anche la successiva, inconsistente One day in your life. Per fortuna la tessitura acustica di How come the world won't stop, ancora una ballad, riporta l'album di Anastacia su rotte positive, il passo deciso di Why'd you lie to me ce lo conferma e la strepitosa verve vagamente acida di Don't cha wanna dissipa definitivamente le nubi 'normalizzanti' dall'orizzonte riconsegnandoci Anastacia allo zenit delle sue possibilità canore. Freak of nature si chiude alternando rispettivamente Secret, raffinata ballata dal sottofondo minimale, Don't stop (doin' it), uno scatenato disco-soul che Michael Jackson avrà apprezzato senza meno, ed infine Dreamed you, un brano che pare pescato di sana pianta dal repertorio di Whitney Houston e di cui, forse, si poteva fare a meno. Fermo restando che c'è da sperare che nel terzo album Anastacia ci allieti con qualcosa di più originale, è indubbio che Freak of nature conferma che è nata una stella dai grandi numeri vocali.

Voto 7-