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  29/03/2024 - 05:53

 

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Scanner - musica
 


R.E.M.
Reveal
[Warner Bros 2001]
Il risveglio del trio di Athens

 




                     di Paolo Boschi


Up
Reveal


I R.E.M. ci avevano lasciato nel 1998 con Up, il primo disco inciso dopo l’abbandono del batterista Bill Berry, forzatamente interlocutorio. Michael Stipe, Peter Buck e Mike Mills sono tornati con Reveal, l’album del risveglio metaforico e musicale, solare ed arioso a partire dalla copertina, forte del marchio sonoro del premiato trio di Athens (ormai sulla piazza dal 1980) ma allo stesso tempo propositivo, nuovo, almeno sul fronte delle variazioni sul tema – i R.E.M. nell’ultimo ventennio d’altra parte si sono dimostrati uno un gruppo estremamente coerente nella loro spinta alla sperimentazione –. Reveal non aggiunge granché al repertorio di Stipe e soci ma è senza dubbio il disco più omogeneo ed ispirato dai tempi di Out of time, che forse resterà negli annali come il capolavoro indiscusso della band. Rispetto al loro passato più recente, i R.E.M. mostrano di gradire meno gli orpelli elettronici e di prediligere nuovamente la struttura della pop ballad, che finisce per costituire la maggior parte delle dodici tracce complessive. Stipe appare in gran vena, come quasi sempre peraltro, sia in fase di scrittura che d’interpretazione vocale, stavolta in pratica tutta poggiata sulle sue spalle, dato che a Mills sono affidati i controcanti della sola All the way to Reno (you’re gonna be a star). Reveal prende avvio in prospettiva intimistica con l’ariosa atmosfera che contraddistingue l’apripista The lifting, ideale viatico per la rarefazione elettronica della successiva I’ve been high e per la terza traccia, la sopracitata All the way to Reno, una malinconica ballata di fuga, lirica, sognante e fuori dal tempo. She just wants to be costituisce insieme alla seguente Disappear un dittico di sapore più squisitamente acustico, ai confini del folk. Dopo Saturn return, una piccola gemma essenziale e minimalistica, Reveal torna gradualmente solare e rilassato: dopo la perfezione formale di Beat a drum, il ritmo sale con il pop-rock fresco ed arioso di Imitation of life (un brano quasi prototipico nell’ambito del repertorio dei R.E.M.) per poi calare nuovamente con nella dilatatissima Summer turns to high, nella splendida Chorus and the ring – un gioiello capace di offrire grandi emozioni acustiche –, in I’ll take the rain ed in Beachball, le due ballate conclusive (la seconda all’aroma di Bacharach). Un gran bel disco, niente da eccepire: queste dodici canzoni poco aggiungono di nuovo alla musica dei R.E.M., ma risultano veramente troppo cariche d’ispirazione e compostezza per definirle semplici exercices du style...

R.E.M., Reveal [Warner Bros 2001]

Voto 8- 

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