Momix, Sun Flower Moon, 2007
Momix e Swingle Singers
Opus Cactus
Elastesse, by Pantene
Intervista a Moses Pendleton, estate 2000
I Momix si sono guadagnati in scena, ormai da tempo, il titolo di compagnia più originale della danza internazionale. Il gruppo, che ha sede a Washington, nel Connecticut, è nato venti anni fa (Momix : MO come Moses MIX come mix miscellanea di stili) dalle sperimentazioni di Moses Pendleton (un tempo colonna del Pilobolus, poi creatore dei Momix), che in questo progetto ha saputo fondere (ed esaltare) originalità, creatività e fisicità performativa.
Danza e illusione, ma anche danza e sport, sono le riuscite contaminazioni, che i Momix propongono alla ribalta. Con gusto e surreale immaginazione. Da sottolineare anche le scommesse musicali della compagnia, da sempre impegnata a danzare il futuro che avanza. Ma non solo.
Ma eccoci al presente per Pendleton & Co, cioè all'estate 2000. Moses Pendleton, una volta di più, ha deciso di rilanciare il connubio musica dal vivo - danza. E, per festeggiare il ventesimo anniversario della sua compagnia, ha preparato uno spettacolo in cui i Momix propongono le loro coreografie insieme agli Swingle Singers. Le due compagnie non si erano mai incontrate in scena. Per questo l'evento assume un sapore creativo ancora più intenso. Lo spettacolo sarà in scena in anteprima al Festival dei Presìdi di Orbetello (al Parco dell'Idroscalo di Orbetello) il 12 e il 13 agosto, seguiranno tre repliche al Teatro Romano di Verona.
Sarà interessante vedere a confronto l'assoluto rigore musicale dei Swingle Singers (otto vocalist inglesi, una specie di doppio " Quartetto Cetra"), con le divagazioni ginniche dei Momix. Il tutto in una performance dedicata alla musica, per una volta non registrata (costituita da compilations sapientemente manipolate e dosate), ma dal vivo. Una esibizione inedita, originale, irripetibile, che ancora una volta non trascura il sorriso, il senso dell'umorismo.
Se le fantastiche, magiche invenzioni dei Momix sono parte del patrimonio collettivo del pubblico teatrale e televisivo di mezzo mondo, non meno gloriosa è la storia degli Swingle Singers, la cui impeccabile tecnica vocale, la perfetta fusione dei timbri, l ampiezza del repertorio che spazia da Bach al jazz, da Mozart a Gershwin, li hanno resi ospiti i delle più prestigiose istituzioni musicali del mondo. In Italia si sono esibiti, tra altro, al Teatro alla Scala, alla Biennale di Venezia, al Teatro Regio di Torino, al Ravenna Festival.
Voto
8