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  28/03/2024 - 09:17

 

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A.T. De Keersmaeker
A love supreme
Sul capolavoro di John Coltrane. Interpreti: José Paulo dos Santos, Bilal El Had, Jason Respilieux, Thomas Vantuycom. Disegno luci Jan Versweyveld, costumi Anne-Catherine Kunz
Prima nazionale il 4 e 5 maggio 2017 alle 21 alla Stazione Leopolda di Firenze della coreografia della De Keersmaeker e Salva Sanchis che inaugura Fabbrica Europa 2017. XXIV edizione. Foto di scena Anne Van Aerschot

 




                     di Giovanni Ballerini


"Danzare è sempre ascoltare! Come ascolto, io danzo. La differenza, qui, è la velocità. Tantissime sono le note in Coltrane, no? Dobbiamo tradurre tutto ciò in danza se vogliamo competere con questa velocità emozionale. Coreografi e danzatori non lasciano probabilmente le stesse tracce storiche dei compositori, ma è possibile dare una risposta coreografica alle principali composizioni della storia della musica. La danza contemporanea possiede un potere d'incarnazione che la rende capace di tali sfide. Niente è più stimolante che perseguire quest'avventura con una nuova generazione di giovani e talentuosi danzatori”.
La coreografa belga Anne Teresa De Keersmaeker - che nel 2003, presentò a Fabbrica Europa il suo magnifico assolo Once, sulle musiche di Joan Baez. - torna a Firenze con la Compagnia Rosas per presentare in prima nazionale A Love Supreme, una pièce (firmata da Anne Teresa De Keersmaeker e Salva Sanchis) costruita sulla musica dell'omonimo capolavoro di John Coltrane, creata per i cinquant'anni dalla scomparsa del compositore afroamericano. La De Keersmaeker, indiscussa e acclamata protagonista della scena europea e mondiale non poteva trovare pezzo migliore per inaugurare il 4 e 5 maggio alle 21 alla Stazione Leopolda per aprire la XXIV edizione del festival Fabbrica Europa. Vero inno spirituale in musica, A Love Supreme, che vede in scena i ballerini José Paulo dos Santos, Bilal El Had, Jason Respilieux, Thomas Vantuycom, unisce sapientemente strutture sonore chiaramente riconducibili al blues e a modalità espressive profondamente rituali a un'esplorazione della tensione che oscilla tra complessità ritmica e ricerca timbrica e sonora.
"L'interesse di questa pièce - oltre a mantenere un forte legame con una delle maggiori opere musicali del XX secolo - risiede nel modo in cui si intrecciano coreografia scritta e danza improvvisata – spiega la coreografa Leone d’Oro a Venezia nel 2015  -. Negli anni Ottanta componevo le mie coreografie nei minimi dettagli. Non mi ero ancora immersa nello studio dell'improvvisazione. Ma ero circondata da musicisti che mi hanno fatto scoprire Miles Davis e John Coltrane. All'epoca dell’apertura di P.A.R.T.S. (la scuola fondata da De Keersmaeker e legata alla Compagnia Rosas, ndr) - con l'arrivo di professori provenienti da altre tradizioni coreografiche ed esperti in altre pratiche - ho cominciato a interessarmi sempre più all'improvvisazione come strumento di ricerca: permette di elaborare un altro tipo di vocabolario coreografico e altri modi di strutturare il movimento nel tempo e nello spazio”.
Tra controllo e abbandono, tra fervore e rigore, tra formalizzazione e improvvisazione, la dinamica coreografica di A Love Supreme si sposa magnificamente con il fluire ascetico ma, anche vulcanico delle sonorità di Coltrane, in un'intensa ricerca di assoluto e di libertà. Una vibrante costellazione di movimenti in risonanza profonda con la musica, dove la danza sembra aprirsi verso l'infinito, verso l'orizzonte ultimo della trascendenza.
La pratica dell'improvvisazione si è manifestata nel percorso coreografico di Anne Teresa De Keersmaeker proprio a partire dal suo amore per il jazz.
“La storia del jazz è prima di tutto intessuta di improvvisazioni. Detto questo, alcune registrazioni in studio stanno al jazz come lo spartito sta alla musica classica: la storia del jazz è anche questo. Coltrane aveva a lungo preparato A Love Supreme prima di registrarlo in un solo giorno – sottolinea la coreografa fiamminga -. Negli anni '60, come sappiamo, numerosi ambienti artistici si lasciarono impregnare di spiritualità orientale. È particolarmente rilevante nel caso di John Coltrane, erede di una famiglia di predicatori. A Love Supreme è basato su un poema scritto di sua mano. È un'opera ampia - scrive lo storico del jazz Ashley Kahn - in cui si possono distinguere numerosi strati: poliritmia africana, jazz modale, gospel e blues. L'aspirazione spirituale è primordiale. È anche uno degli ultimi pezzi che Coltrane ha suonato con il quartetto formato con McCoy Tyner, Jimmy Garrison, Elvin Jones”..

coreografia: Anne Teresa De Keersmaeker, Salva Sanchis
interpreti: José Paulo dos Santos, Bilal El Had, Jason Respilieux, Thomas Vantuycom
musica: A Love Supreme, :John Coltrane
registrazione: sax tenore, voce: John Coltrane; piano: McCoy Tyner;  basso: Jimmy Garrison; batteria: Elvin Jones _ Acknowledgement , Resolution, Pursuance, Psalm © Coltrane, J., © Jowcol Music, Inc. (Universal Music Publ. N.V.)
disegno luci: Jan Versweyveld
costumi: Anne-Catherine Kunz
produzione: Rosas
coproduzione: De Munt/La Monnaie, Bruxelles
prima mondiale: 23.02.2017, Kaaitheater, Bruxelles
Rosas è sostenuta da: Flemish Community
Foto di scena Anne Van Aerschot - Herman Sorgeloos

Voto 8 

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