B.Motion
Gran finale 2014,
7 spettacoli invadono Bassano: Silvia Gribaudi, che presenta “A Corpo libero”, Chiara Frigo, con “Ballroom”, Tommaso Monza e Claudia Rossi Valli con “Mary’s Bath”, Liat Waysbort con “Please me please, poi spazio a Connor Schumacher e a Chris Haring, e la compagnia Liquid Loft, che presentano il loro “Deep Dish”
Il 24 agosto ultimi 7 spettacoli della sezione danza di Operaestate Festival Veneto
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Per l’ultimo giorno della rassegna B.Motion di Operaestate
Festival Veneto (oltre 300 serate tra luglio e settembre), domenica 24 agosto 2014 sette spettacoli invadono Bassano. E’ l’occasione per fare un bilancio sulla danza con uno sguardo panoramico sui temi di questa edizione: dal corpo e i suoi presunti limiti, con Alessandro Sciarroni e i suoi speciali danzatori e con Silvia Gribaudi;
alle relazioni con gli altri, con Chiara Frigo e il duo Tommaso Monza e Claudia
Rossi Valli, fino alle questioni sulle delusioni e le identità con Liat Waysbort e Connor Schumacher. In conclusione momento cinematografico-conviviale-riflessivo, con il Chris Haring, e la compagnia Liquid Loft, che presentano il loro “Deep Dish”.
Si parte alle ore 12.30 e alle 14.30 con l’evento, “ Playing with Goalball”, che Alessandro Sciarroni ha concepito appositamente per B-Motion e con il quale intende instaurare un dialogo col pubblico, delle prime residenze di ricerca svolte nelle città di Copenhagen, Barcellona, Parigi e Bassano del Grappa sulla pratica del Goalball, sport rivolto ad atleti non
vedenti e/o ipovedenti. Questa disciplina, costituirà infatti la pratica performativa presa in esame nella produzione di “Aurora”, spettacolo che vedrà la luce solo nell’autunno 2015. Lo spettacolo è inserito nel progetto più ampio intitolato “Will you still love me tomorrow?”, trilogia che Alessandro Sciarroni ha dedicato ai concetti di resistenza, sforzo e concentrazione.
Nel pomeriggio, dalle 15.30 in Piazzale Trento, va in scena il progetto Mind Your Step, che Giulia Galvan ha ideato per il programma europeo Léim, per la formazione di manager culturali. Il progetto parla di coreografia, paesaggi camminabili, coinvolgimento delle comunità locali nel processo decisionale e di come l’arte può avere un impatto sullo sviluppo urbanistico e unisce varie performance. Il pubblico è quindi invitato ad esplorare il territorio in base a questa visione, attraverso un percorso artistico a piedi,
che ha come obiettivo una “camminata consapevole” attraverso l’incontro con tre spettacoli di danza contemporanea in scenari svelati lungo il percorso. Tra la riflessione sul mercato del glamour giovanilistico di Silvia Gribaudi, che presenta “A Corpo libero”, tra la rievocazione
dell’ambiente della sala da ballo di Chiara
Frigo con “Ballroom” e l’invito alla condivisione di memorie private di un Angelo proposto da Tommaso Monza e Claudia Rossi Valli in “Mary’s Bath”. Gli spettatori acquisiscono un'esperienza condivisa di quei luoghi, colti sotto una luce differente, la luce dell'arte. Prima del percorso, dalle 10 alle 13 in collaborazione con l’Urban Center di Bassano, è prevista una tavola rotonda.
Prima nazionale alle 21 al Garage Nardini con “Please me please”,
in cui la coreografa Liat Waysbort sceglie un corpo maschile per indagare due temi: le aspettative mancate e le relative delusioni. In scena il performer tenta in ogni modo di conformarsi per non doversi confrontare con il fallimento, generando una tensione tra bisogni
individuali e desiderio di essere accettato, energica e poetica al contempo.
Connor Schumacher, in scena al Garage Nardini alle 21.20 presenta in prima nazionale Boy oh Boy, un solo autobiografico sull’essere un artista gay, proveniente dalla provincia americana più fortemente religiosa e conservatrice, e che ha scelto la
liberale Olanda come patria di adozione. Connor legge il testo di un ipotetico discorso fatto da un uomo in un seminario su
com’è realmente un omosessuale e su come i cristiani dovrebbero considerarlo.
Terminata la lettura si esibisce con una perfetta verticale mentre la sua voce registrata racconta di un incidente che lo portò in ospedale.
A chiudere la sezione danza di B.Motion, alle 22.30 al Teatro Remondini, l’ultimo episodio di una trilogia in cui Chris
Haring (Leone d’oro alla Biennale
Danza 2007) con la sua compagnia Liquid
Loft, esplora il motivo del giardino come espressione dello sforzo umano per il controllo delle cose nel flusso inesorabile della transitorietà. Frutti strappati dal giardino, sono drappeggiati come un fugace, imponente monumento in suppurazione. Tra live performance, articolate installazioni e affascinanti paesaggi sonori, sulla scena si compie una parafrasi di esistenza che celebra la propria caducità. L’atmosfera ricorda Il fascino discreto della borghesia di Luis Buñuel, L’abbuffata
di Marco Ferreri e il Peter Greenaway de Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante. Gli spettatori sono parte di un banchetto al quale si sono autoinvitati. Sulla tavola abbandonata, dove
troneggia la scultura precaria che accatasta cibo residuale, il totem consumistico diventa il vero protagonista di un racconto per immagini. Le
scansioni della fotocamera lo esplorano, l’occhio dell’obiettivo lo
insegue, muovendosi come una danza.
Ingresso euro 5. Informazioni: Biglietteria Operaestate Festival Veneto Via Vendramini 35 – Bassano Del Grappa tel. 0424 524214
– 0424 519811 www.operaestate.it
Voto
8
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