Il Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia si svolgerà dal 22 giugno al primo luglio 2018. Ma intanto la Direttrice del Settore Danza Marie Chouinard ha scelto i Leoni per la Danza 2018 e i riconoscimenti sono stati fatti propri dal Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta. Il Leone d'oro alla carriera è stato attribuito infatti alla danzatrice e coreografa americana Meg Stuart, mente alla danzatrice e coreografa capoverdiana Marlene Monteiro Freitas è stato assegnato il Leone d'argento.
In passato il Leone d'oro alla carriera per la Danza era stato attribuito a Merce Cunningham
(1995), Carolyn Carlson (2006), Pina Bausch (2007), Jirí Kylián (2008), William Forsythe (2010), Sylvie Guillem (2012), Steve Paxton (2014), Anne Teresa De Keersmaeker (2015); Maguy Marin (2016); Lucinda Childs (2017).
Quest'anno il Leone d'oro alla carriera sarà consegnato il 22 giugno in apertura del 12. Festival Internazionale di Danza Contemporanea; per questa occasione Meg Stuart e
Damaged Goods presenteranno la rivisitazione di Built to Last (2012), coreografia che trova ispirazione nella monumentalità della musica classica e contemporanea. Meg Stuart è diventata famosa per importanti improvisation project dal segno aspro e incisivo che hanno coinvolto molteplici artisti,- di New Orleans, ma da oltre vent'anni in Europa dove ha fondato la sua compagnia, Damaged Goods (con sede a Bruxelles) - è autrice di assoli, coreografie d'ensemble, installazioni site-specific ospitati anche in gallerie e mostre come Documenta X di Kassel. Meg Stuart è premiata dalla Biennale per aver "saputo sviluppare un nuovo linguaggio e un nuovo metodo ad ogni creazione, collaborando con artisti appartenenti a differenti discipline e muovendosi tra danza e teatro. Attraverso l'improvvisazione (aspetto fondamentale della sua pratica) la Stuart ha saputo esplorare stati fisici ed emotivi e il ricordo degli stessi. Cercando sempre nuovi contesti e nuovi territori in cui muoversi, il suo lavoro si ridefinisce costantemente" (dalla motivazione).
Il Leone d'argento sarà consegnato invece il 28 giugno: per questa occasione
Marlene Monteiro Freitas
presenterà il suo ultimo lavoro, Bacchae - Prelude to a Purge, originale rilettura del tragico
mito euripideo interpretato dalla sua compagnia di dodici danzatori e musicisti. Considerata fra i
migliori talenti della sua generazione, Marlene Monteiro Freitas è stata la sorpresa delle ultime
stagioni con la sua presenza elettrizzante e la forza dionisiaca dei suoi spettacoli. Interessata alla metamorfosi e alla deformazione - probabile eco della tradizione carnevalesca della sua isola
natale, Capo Verde - "gli ibridi creati dalla Freitas sfidano musicalmente e gioiosamente i limiti dell'esteticamente corretto. Lavorando sulle emozioni più che sui sensi, le sue coreografie aprono l'immaginario alla sfrenata molteplicità dell'io" (dalla motivazione).
Il Leone d'argento, dedicato alle promesse della danza o a quelle istituzioni che si sono distinte nel far crescere nuovi talenti, è stato attribuito in passato al Performing Arts Research and Training Studios di Anne Teresa De Keersmaker (2010), a Michele Di Stefano (2014), a Dana Michel
(2017).
Voto
8
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