Ho scaricato Miss Italia, 2008
All'inferno ci vado in Porsche, 2007
L'Ultimo Cuba Libre, 2006
Dopo due romanzi cult e di successo (non sempre le due cose vanno insieme), come L'Ultimo Cuba Libre (2006) e All'inferno ci vado in Porche
(2007), che delineavano
una linea, un modo serrato e acuminato di raccontare una generazione senza
speranza, ma anche un modo di scrivere ormai consolidato (in cui erano
soprattutto i dialoghi a evidenziare i personaggi), Pier
Francesco Grasselli, classe 1977, ha stupito tutti cambiando
stile con Ho scaricato Miss Italia (2008). Un romanzo più
fruibile, meno scellerato, ma non certo buonista, in cui racconta l’universo
giovanile non puntando i riflettori solo sul popolo delle discoteche o sui
vuoti figli di papà, ma allargando il discorso (e il contesto) a un po’ tutta
la sua generazione. Il ritmo è altrettanto buono rispetto alle ottime
precedenti prove letterarie, ma meno schizzato e condivisibile.
Se infatti nei due
precedenti libri Grasselli, già nelle parole, nei
punti e nelle virgole, stigmatizzava una vita accelerata all’ennesima potenza,
che si sviluppava perlopiù di notte, da discoteca a discoteca, da party a
party, da sniffata a sniffata, da imbrocco a stupro, questa volta è un po’
tutta la vita adolescenziale a scorrere sotto la lente narrativa dell’autore. E
ancora una volta se la cava benissimo. Esagerando, ma non troppo negli
orizzonti giovanili di riferimento, raccontando (benissimo) storie di vita
quotidiana che un po’ tutti da giovani hanno vissuto.
E’ infatti difficile non identificarsi
con il protagonista. Leo è un ragazzo come tanti, ma ama scrivere, non ha
voglia di seguire le orme del padre, un notaio affermato e si sogna scrittore
di successo (e forse in questo è l’alter ego di Pier Francesco Grasselli) e per
continuare a sognare legge Hemingway e Bukowski.
Leo non ha voglia di
studiare (ma si adegua suo malgrado) e alle pasticche discotecare preferisce
uno, tanti bicchieri in più. Altro che lucchetti e fantasie rosa alla Moccia,
questo è un libro di chi ha voglia di calarsi nella realtà. Si parla di fughe,
di ritorni, di rapporti con figure di riferimento (i genitori, lo zio
donnaiolo), con gli amici e naturalmente di quelli con le ragazze.
Inarrivabili, affascinanti, ma anche una super bella può diventare una palla al
piede. E implacabilmente lo farà, dopo qualche mese che sta con voi. E allora
la voglia di libertà vi salverà la vita, fino alla prossima donna. Che vi
rimetterà in ginocchio. Se si è giovani e non si sopporta la vita organizzata (studio,
lavoro, casa, donna) che vi sembra stia uscendo dall’angolo per entrare nella
vostra. Se è troppo presto per mettere su famiglia (anche senza sposarsi) non
resta che fuggire ancora una volta, poco importa se di lì a poco la vostra
bella diventerà Miss Italia. L’universo di riferimento
è quello maschile, ma anche i tratti delle ragazze sono delineati alla
perfezione, senza retorica, evidenziando tic e modi di fare che sembrano
passare indenni da generazione a generazione.
Insomma bravo questo Pier
Francesco Grasselli che scrive senza peli sulla lingua, ma si rinnova e
continua a stupire anche con riusciti tour nelle migliori discoteche
di Italia, nelle librerie. Il bello è che i libri di questo giovane autore
hanno anche ispirato canzoni (degli Errore 404) e cortometraggi e persino una linea di abbigliamento l’UCL inventata da
Stefano Ganassi.
Voto
8