Troy
Regia di Wolfgang Petersen
Cast: Brad Pitt, Eric Bana, Orlando Bloom, Diane Kruger, Sean Bean, Brian Cox, Peter O'Toole, Brendan Gleeson, Saffron Burrows; drammatico/azione; Usa; 2004; C.
Cantami, o Musa, l'ira funesta del Pelide Achille...
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Air Force One
La tempesta perfetta
Troy
Troy, il Dvd
Poseidon
Se
è la fedeltà letteraria che sperate di trovare in Troy, lasciate
perdere. Nel megapeplum di Wolfgang Petersen l’azione dell’Iliade
concentra dieci anni di battaglie in una guerra lampo che all’inizio sembra
quasi lo sbarco in Normandia con l’arrivo di un migliaio di navi (digitali)
greche coalizzate dallo sforzo di vendetta del re Agamennone. La sua intenzione
è quella di sopprimere Troia in quanto pericolosa rivale politica, non certo lavare
l’onta del fratello Menelao, cui il principe troiano Paride ha
sottratto per amore la bella regina Elena mentre era ospite della sua corte
insieme al fratello maggiore Ettore. Achille, l’eroe
per definizione degli Achei, Agamennone neppure vorrebbe coinvolgerlo nella
guerra, poiché lo ritiene una mina vagante che potrebbe ritorcersi contro gli
stessi Greci. In effetti Achille conferma le attese: sbarca per primo sulla
spiaggia di Troia
e con i suoi mirmidoni sbaraglia i poveri Troiani impossessandosi in un lampo
del tempio d’Apollo, trucidandone i sacerdoti e decapitando per spregio la
statua del dio solare. Poi l’odio per Agamennone lo spinge ad assistere,
inattivo, all’enorme disfatta dei Greci nella prima battaglia campale con i
Troiani, in evidente inferiorità numerica ma strategicamente più abili, grazie
all’accortezza tattica dell’indiscusso eroe di Troia, il prode principe Ettore. Dopo
aver costretto alle navi i Greci, i Troiani provano a vincere la guerra: gli
invasori riprendono animo per l’intervento di Achille alla guida dei mirmidoni,
che Ettore subito fronteggia ed abbatte con gran facilità. Trattavasi non a
caso di Patroclo sotto mentite spoglie, l’amato cugino e pupillo di Achille,
ormai sul piede di partenza, che placherà la sua rabbia vendicando il parente
con l’immediata uccisione di Ettore in campo aperto. Dopo la pausa per i riti
funebri, l’astuzia di Ulisse supera le insormontabili mura di Troia con la
geniale invenzione del cavallo – che Omero, giusto per la precisione, aveva
raccontato nell’Odissea –. Un peplum a tratti quasi fantasy e
tutto incentrato sulla figura di Achille, che un Brad Pitt in versione
ultrapalestrata ricostruisce come uno strano incrocio tra un samurai, uno
psicopatico e un filosofo: molto meglio il suo parallelo in campo troiano, un Eric Bana
profondamente in parte, nobile e tragico come il ruolo di Ettore richiede. In Troy
la fedeltà letteraria è decisamente un falso problema, considerando
l’incredibile semplificazione che lo sceneggiatore David Benioff – già, proprio
lui, l’autore dello splendido romanzo da lui stesso poi sceneggiato per La 25a ora di
Spike Lee – ha operato rispetto alla fonte: aboliti gli interventi divini
(fondamentali in Omero), stravolti vari personaggi (come Enea o Aiace, per
esempio), altri cancellati tout court (la preveggente Cassandra), dieci
anni condensati in poche settimane – una, contando i dodici giorni di pace
accordati da Achille al re Priamo per il funerale di Ettore –, nonostante lo
scatenato inizio delle lotte inducesse ad immaginare che il soverchiante numero
dei Greci avrebbe distrutto Troia l’indomani. Per intenderci, potremmo
sintezzare l’ultima fatica di Wolfgang Petersen con questo paradosso: se un
poeta, assistendo alla guerra narrata in Troy, ne ricavasse
un poema come l’Iliade, ogni lettore sarebbe d’accordo a reputarlo un
non vedente. E questa è l’unica fedeltà accertabile con Omero, vate di cui la
tradizione ci ha tramandato la cecità... Ad ogni modo chi ignora del tutto la
fonte letteraria (ovvero la quasi totalità degli americani) troverà questo peplum in formato
hollywoodiano uno spettacolo avvincente, tutti gli altri non potranno
trattenere sorrisi a ripetizione per le troppe infedeltà, sviste, lacune
involontarie e travisamenti che Troy offre in gran copia.
Troy, regia di Wolfgang Petersen, con Brad Pitt, Eric Bana, Orlando Bloom, Diane Kruger, Sean Bean, Brian Cox, Peter O'Toole, Brendan Gleeson, Saffron Burrows; drammatico/azione; Usa; 2004; C.; dur. 2h e 43'
Voto
6
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