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  04/05/2024 - 05:57

 

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Troy
Regia di Wolfgang Petersen
Cast: Brad Pitt, Eric Bana, Orlando Bloom, Diane Kruger, Sean Bean, Brian Cox, Peter O'Toole, Brendan Gleeson, Saffron Burrows; drammatico/azione; Usa; 2004; C.
Cantami, o Musa, l'ira funesta del Pelide Achille...

 




                     di Paolo Boschi


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Troy
Troy, il Dvd
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Se è la fedeltà letteraria che sperate di trovare in Troy, lasciate perdere. Nel megapeplum di Wolfgang Petersen l’azione dell’Iliade concentra dieci anni di battaglie in una guerra lampo che all’inizio sembra quasi lo sbarco in Normandia con l’arrivo di un migliaio di navi (digitali) greche coalizzate dallo sforzo di vendetta del re Agamennone. La sua intenzione è quella di sopprimere Troia in quanto pericolosa rivale politica, non certo lavare l’onta del fratello Menelao, cui il principe troiano Paride ha sottratto per amore la bella regina Elena mentre era ospite della sua corte insieme al fratello maggiore Ettore. Achille, l’eroe per definizione degli Achei, Agamennone neppure vorrebbe coinvolgerlo nella guerra, poiché lo ritiene una mina vagante che potrebbe ritorcersi contro gli stessi Greci. In effetti Achille conferma le attese: sbarca per primo sulla spiaggia di Troia e con i suoi mirmidoni sbaraglia i poveri Troiani impossessandosi in un lampo del tempio d’Apollo, trucidandone i sacerdoti e decapitando per spregio la statua del dio solare. Poi l’odio per Agamennone lo spinge ad assistere, inattivo, all’enorme disfatta dei Greci nella prima battaglia campale con i Troiani, in evidente inferiorità numerica ma strategicamente più abili, grazie all’accortezza tattica dell’indiscusso eroe di Troia, il prode principe Ettore. Dopo aver costretto alle navi i Greci, i Troiani provano a vincere la guerra: gli invasori riprendono animo per l’intervento di Achille alla guida dei mirmidoni, che Ettore subito fronteggia ed abbatte con gran facilità. Trattavasi non a caso di Patroclo sotto mentite spoglie, l’amato cugino e pupillo di Achille, ormai sul piede di partenza, che placherà la sua rabbia vendicando il parente con l’immediata uccisione di Ettore in campo aperto. Dopo la pausa per i riti funebri, l’astuzia di Ulisse supera le insormontabili mura di Troia con la geniale invenzione del cavallo – che Omero, giusto per la precisione, aveva raccontato nell’Odissea –. Un peplum a tratti quasi fantasy e tutto incentrato sulla figura di Achille, che un Brad Pitt in versione ultrapalestrata ricostruisce come uno strano incrocio tra un samurai, uno psicopatico e un filosofo: molto meglio il suo parallelo in campo troiano, un Eric Bana profondamente in parte, nobile e tragico come il ruolo di Ettore richiede. In Troy la fedeltà letteraria è decisamente un falso problema, considerando l’incredibile semplificazione che lo sceneggiatore David Benioff – già, proprio lui, l’autore dello splendido romanzo da lui stesso poi sceneggiato per La 25a ora di Spike Lee – ha operato rispetto alla fonte: aboliti gli interventi divini (fondamentali in Omero), stravolti vari personaggi (come Enea o Aiace, per esempio), altri cancellati tout court (la preveggente Cassandra), dieci anni condensati in poche settimane – una, contando i dodici giorni di pace accordati da Achille al re Priamo per il funerale di Ettore –, nonostante lo scatenato inizio delle lotte inducesse ad immaginare che il soverchiante numero dei Greci avrebbe distrutto Troia l’indomani. Per intenderci, potremmo sintezzare l’ultima fatica di Wolfgang Petersen con questo paradosso: se un poeta, assistendo alla guerra narrata in Troy, ne ricavasse un poema come l’Iliade, ogni lettore sarebbe d’accordo a reputarlo un non vedente. E questa è l’unica fedeltà accertabile con Omero, vate di cui la tradizione ci ha tramandato la cecità... Ad ogni modo chi ignora del tutto la fonte letteraria (ovvero la quasi totalità degli americani) troverà questo peplum in formato hollywoodiano uno spettacolo avvincente, tutti gli altri non potranno trattenere sorrisi a ripetizione per le troppe infedeltà, sviste, lacune involontarie e travisamenti che Troy offre in gran copia.

Troy, regia di Wolfgang Petersen, con Brad Pitt, Eric Bana, Orlando Bloom, Diane Kruger, Sean Bean, Brian Cox, Peter O'Toole, Brendan Gleeson, Saffron Burrows; drammatico/azione; Usa; 2004; C.; dur. 2h e 43'

Voto 6 

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