L'uomo dei sogni
I signori della truffa
Al vertice della tensione

Non hanno la fedina penale propriamente immacolata: sono i signori della truffa, assi dello spionaggio industriale, esperti pagati (ma non troppo) per testare senza rischi di perdite finanziarie i sistemi d’allarme delle banche. Poi un giorno il governo fa leva sul passato non del tutto cristallino della mente del gruppo, il sessantottino Bishop (Redford in un ruolo fatto a sua misura), per costringerlo a recuperare un preziosissimo decodificatore. Alla fine della sua ricerca l’idealista Bishop dovrà scontrarsi con un vecchio amico di gioventù che, diversamente da lui, ha finito per tradire i comuni ideali di un tempo, diventando uno spietato capitalista. Il cattivo della situazione è proprietario di una fabbrica di sistemi informatici: con il decodificatore nelle sue mani nessun database sarebbe al sicuro e lui diventerebbe il padrone virtuale del pianeta. Con gli agenti dell’Fbi alle costole il gruppo protagonista de I signori della truffa, dovrà sudare non poco per scardinare i sistemi di sicurezza del miliardario informatico e recuperare il pericoloso ordigno multitecnologico: dopo aver coronato con un successo in extremis la rocambolesca incursione, i signori della truffa sembrano infine rientrare nei ranghi, riservandosi però un bel colpaccio finale a sorpresa – ma rigorosamente a fin di bene –. Nel complesso un buon thriller d’azione dove tutto finisce magicamente per andare per il verso giusto: originale e divertente, politicamente corretto (forse anche troppo), interpretato da un cast di stelle in ottima forma e diretto in modo impeccabile dall’autore de L’uomo dei sogni.

Voto 7+