Oliver Twist
Regia di Roman Polanski
Cast: Ben Kingsley, Barney Clark, Lewis Chase, Edward Hardwicke, Frances Cuka, Jake Curran, Harry Eden, Frank Finlay, Jamie Foreman, Chris Overton, Leanne Rowe; Gran Bret./Rep. Ceca/Fran./Ita.; drammatico; 2005; C.
Dall'omonimo romanzo di Charles Dickens
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Frantic
Luna di fiele
La nona porta
Il pianista
Oliver Twist
L'uomo nell'ombra
Carnage
Tre
anni (una Palma d’Oro e tre Oscar) dopo Il pianista
Roman Polanski è tornato dietro la macchina da presa per l’ennesima traslazione
sul grande schermo dell’Oliver Twist di Charles Dickens, ormai un
classico intramontabile della narrativa per ragazzi da quando, a cavallo tra il
1837 ed il 1838 fu pubblicato per la prima volta ad episodi nel periodico
“Bentley’s Miscellany”, già adattato con successo varie volte sia in ambito
televisivo che cinematografico – basti ricordare Le avventure di Oliver Twist (1948) di David Lean, il pluripremiato Oliver!
(1968) di Carol Reed (sei Oscar) o il rifacimento disneyiano Oliver
& Company (1980) di George Scribner –. Se il soggetto dickensiano
sembra portar bene in vista della notte delle stelle, è sicuro che Roman
Polanski non si è sottratto dal pericolo di
rileggere in modo originale un colosso letterario che vanta numerosi punti di
contatto con la drammatica esperienza vissuta dal regista di origine polacca
nel ghetto di Varsavia durante il secondo conflitto mondiale, privato dei
genitori deportati fin dall’età di nove anni. Come in ogni feuilleton ottocentesco
che si rispetti, la storia comincia in una notte buia e tempestosa, con la
morte per parto di una giovane sconosciuta e l’arrivo al mondo di Oliver Twist. Allevato insieme
ad altri sfortunati orfani, il nostro piccolo eroe passa
attraverso vari sfruttamenti minorili finché sceglie la via della fuga nella
sordida metropoli londinese e finisce dalla padella nella brace, presto
inglobato nella banda di borseggiatori alle dipendenze di Fagin, il villain della
storia. Il nostro Oliver ha la sua buona occasione,
paradossalmente, dopo un malinteso con la legge: prima arrestato, viene
rilasciato per la favorevole testimonianza di un vecchio gentiluomo di buon
cuore. Nonostante i suoi vecchi ‘compagni’ intendano
riportarlo sulla cattiva strada, il piccolo protagonista troverà infine un happy
ending pur parziale. Oltre che per il sempre appassionante dramma infantile
del soggetto, l’Oliver
Twist secondo Roman Polanski colpisce nel segno per l’iperrealismo
descrittivo del mondo miserabile della Londra dell’Ottocento
(ricostruita in studio a Praga). Da segnalare la notevole
interpretazione offerta da Ben Kingsley nei panni del cattivo della situazione,
meno disumano rispetto al passato. Da non perdere.
Oliver Twist, regia di Roman Polanski, con Ben Kingsley, Barney Clark, Lewis Chase, Edward Hardwicke, Frances Cuka, Jake Curran, Harry Eden, Frank Finlay, Jamie Foreman, Chris Overton, Leanne Rowe, Mark Strong, Jeremy Swift, Joseph Tremain; Gran Bret./Rep. Ceca/Fran./Ita.; drammatico; 2005; C.; dur. 2h e 10’
Voto
7½
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