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  13/10/2024 - 03:25

 

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American Art 1961-2001
Da Andy Warhol a Kara Walker
La produzione artistica americana tra pittura, fotografia, video, scultura e installazioni, proponendo una inedita rilettura di 40 anni di storia
Dal 28 maggio al 29 agosto 2021 a Palazzo Strozzi di Firenze

 




                     di Giovanni Ballerini


"Gli Stati Uniti d’America rappresentano un complesso meltin’ pot di culture, tradizioni e identità diverse: uno dei prototipi storici della democrazia contemporanea che ancora oggi più che mai racchiude in sé profonde contraddizioni sociali, razziali, di genere –dichiara Vincenzo de Bellis–. L’arte ci permette di poter raccontare le stratificazioni di una società tanto complessa".
Una grande mostra che celebra a Firenze l’arte moderna degli Stati Uniti d’America. Dal 28 maggio al 29 agosto 2021 Palazzo Strozzi presenta American Art 1961-2001. Da Andy Warhol a Kara Walker, oltre 80 opere di artisti come Andy Warhol, Mark Rothko, Louise Nevelson, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg, Bruce Nauman, Barbara Kruger, Robert Mapplethorpe, Cindy Sherman, Matthew Barney, Kara Walker, esposte per la prima volta in Italia, grazie alla collaborazione con il Walker Art Center di Minneapolis.
La mostra fiorentina, a cura di Vincenzo de Bellis (Curator and Associate Director of Programs, Visual Arts, Walker Art Center) e Arturo Galansino (Direttore Generale, Fondazione Palazzo Strozzi), testimonia la poliedrica produzione artistica americana tra pittura, fotografia, video, scultura e installazioni, proponendo una inedita rilettura di quarant’anni di storia e affrontando tematiche come lo sviluppo della società dei consumi, la contaminazione tra le arti, il femminismo, le lotte per i diritti civili. Uno straordinario percorso attraverso le iconiche opere di personalità e movimenti che hanno segnato l’arte americana tra due momenti storici decisivi, l’inizio della Guerra del Vietnam e l’attacco dell’11 settembre 2001: dalla Pop Art al Minimalismo, dalla Conceptual Art alla Pictures Generation, fino alle più recenti ricerche degli anni Novanta e Duemila.
Un’attenzione speciale viene dedicata ad alcune figure chiave di questi quarant’anni. Centrale è Andy Warhol, di cui sono presentate 12 opere tra cui la celebre Sixteen Jackies (1964), dedicata a Jackie Kennedy all’indomani della morte di JFK. Una sezione speciale della mostra è dedicata al padre della danza contemporanea, Merce Cunningham, la cui ricerca è presentata attraverso grandi installazioni nate dalla collaborazione con Robert Rauschenberg e Jasper Johns. La grande stagione degli anni Sessanta è testimoniata da opere di maestri come Donald Judd, Robert Morris, Bruce Nauman, John Baldessari: figure che diventano punti di riferimento per le successive generazioni di artisti che ridefiniscono le nuove possibilità dell’arte. Tra queste emergono la riflessione sulla figura della donna di Cindy Sherman, le appropriazioni dal mondo della pubblicità di Richard Princee Barbara Kruger, la denuncia dello stigma dell'AIDS di Felix Gonzalez-Torreso le inquietanti narrazioni posthuman di Matthew Barney, di cui è presentata in maniera inedita per l’Italia l’installazione di Cremaster 2 (1999), controversa opera dedicata a un assassino che richiese per sé stesso la pena di morte.
Un focus speciale è dedicato a figure di riferimento per la comunità afroamericana come Kerry James Marshall eGlenn Ligono, artisti che investigano in modo totalmente originale l’identità americana come Paul McCarthy,Mike Kelley, Jimmie Durham e Kara Walker, della quale è proposta un’ampia selezione di opere video e disegni che testimoniano la sua suggestiva ricerca tra storia e satira sociale intorno ai temi della discriminazione razziale.
"La mostra American Art 1961-2001 è concepita come un racconto attraverso le molteplici espressioni artistiche degli USA – spiega il curatore Vincenzo de Bellis –. Questa narrazione si avvale delle straordinarie opere provenienti dal Walker Art Center di Minneapolis, che accoglie una delle più singolari e importanti collezioni museali degli Stati Uniti e del mondo. La ricchezza e la diversità delle sue opere provano che una sola storia dell’America e della sua arte non esiste; ci sono, piuttosto, innumerevoli storie e figure che schiudono ulteriori nuovi racconti e possibilità".

Voto 7 ½ 

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