Grandi emozioni d’arte sul Lungarno fiorentino sotto il Piazzale Michelangelo domenica 18 novembre 2018 alle 16 grazie alla performance di fuochi d’artificio diurni City of Flowers in the Sky, organizzata in collaborazione con il Comune di Firenze. 50.000 fuochi d’artificio in 10 minuti e ispirata alla Primavera di Botticelli, un’opera pirotecnica composta da un preludio e sei atti: Tuono primaverile e, a seguire, Do del vento dell’Ovest e Dea della Terra, Nascita di Flora, Caduta di Venere, Le tre Grazie, Giardino spirituale e Giglio rosso.
Dopo Black Ceremony, con i fuochi d’artificio diurni nel deserto di Doha nel 2011, ed Elegia realizzata lungo il fiume Huangpu di Shanghai nel 2014, ecco la dedica performativa a Firenze con City of Flowers in the Sky in cui l’artista ha ideato il gioco pirotecnico dipingendo centinaia di disegni (perlopiù ispirati da fiori e piante) e avvalendosi del team di Liuyang (la città in cui sono nati i fuochi d’artificio), che collaborato alla realizzazione degli effetti speciali basandosi sui progetti dall’artista. Se voleva creare qualcosa in sintonia con la fiorentinità Cai Guo-Qian c’è riuscito a pieno.
Quella di domenica pomeriggio è stata la migliore introduzione possibile per Flora Commedia, la mostra di Cai Guo-Qiang, l’esposizione di una sessantina di opere, gruppi di dipinti e bozzetti, che è visitabile alle Gallerie degli Uffizi dal 20 novembre al 17 febbraio 2019. Il cielo di Firenze e le Gallerie degli Uffizi si aprono all’arte contemporanea ospitando dal 20 novembre nelle sale di Levante del primo piano degli Uffizi “Flora Commedia”, la personale dell’artista cinese, curata dal direttore Eike Schmidt e da Laura Donati, curatrice del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi. Nato 1957 in Cina e trasferitosi nel 1986 in Giappone, Cai Guo-Qiang vive e lavora a New York da 23 anni, realizza le sue opere con polvere da sparo e fuochi d’artificio, dipinge la natura, il cosmo e le emozioni creando eventi pirotecnici in cui si specchiano la storia e la cultura orientale, ma anche la poesia e la moderna tecnologia. In realtà La mostra agli Uffizi è un’avvincente tappa di un percorso di riflessione che Cai Guo-Qiang sta compiendo sulla storia dell’arte occidentale. L’excursus ha preso il via nel 2017 al Museo Pushkin di Mosca, poi al Prado di Madrid e, dopo Firenze, toccherà nel 2019 il Museo Archeologico di Napoli. A Firenze si è confrontato con il Rinascimento, ma in ogni luogo di questo illuminato percorso l’artista cinese ha instaurato un proficuo e personalissimo dialogo con la storia dell’arte di ogni istituzione museale.
Voto
8
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