Mughini, presenta a Firenze la mia generazione
Mughini, la mia generazione?
Mughini, una breve biografia
I libri di Giampiero Mughini
Mughini, Il libro oggetto
Giampiero Mughini, padre toscano e madre siciliana, nasce a Catania nel 1941, nel 1970 arriva a Roma e proprio nella capitale si compirà il suo destino professionale.
Reduce dal joli mai francese, fa parte del gruppo dei dodici che fondano Il Manifesto, ma abbandona il giornale a quattro giorni dall'uscita del primo numero, in polemica con Lucio Magri che gli rimproverava un articolo non del tutto allineato.
Già direttore negli anni Sessanta della rivista "Giovane critica", Mughini ricopre lo stesso incarico anche per Lotta continua, sia pure per un periodo brevissimo che tuttavia gli "frutta" qualcosa come ventisei querele e tre condanne. Mughini diviene quindi collaboratore di Paese Sera e più avanti dell'Europeo.
Negli anni Ottanta Mughini matura la sua separazione da quegli ambienti della sinistra che avevano segnato quasi vent'anni della sua militanza politica. Lo fa in modo clamoroso, schietto, con il pamphlet Compagni addio, 140 pagine che gli attirano contro gli strali dei suoi ex compagni di lotta.
Divenuto personaggio televisivo assai richiesto per la sua verve polemica e la sua sterminata cultura, negli anni Novanta Mughini intensifica la propria produzione letteraria dando alle stampe A via della Mercede c'era un razzista, Dizionario Sentimentale, La ragazza dai capelli di rame, Il grande disordine e Un secolo d'amore, forse la sua opera migliore.
Attualmente è firma di lusso del Foglio di Giuliano Ferrara, nonché inviato speciale di Panorama e ospite fisso ed imprescindibile della trasmissione sportiva Controcampo su Italia1.
Del 2002 è La mia generazione, suo ultimo libro che celebra l'abbandono della casa di Trinità dei Pellegrini, palcoscenico di trent'anni di vita vissuta senza far sconti a nessuno. Principalmente a se stesso.
Voto
8