Ultimate Spider-Man
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Ultimate Spider-Man Special
Ultimate Spider-Man Special # 4
La Marvel Italia ha pubblicato i
primi episodi della collana "Ultimate Team Up" in due volumi titolati
"Ultimate Spider-Man Special". La formula è un'intelligente
rivisitazione, per gentile concessione dello sceneggiatore Brian M. Bendis – il
geniale creatore dell'universo Ultimate – della premiata formula della storica
serie "Marvel Team Up": si tratta di avventure che vedono sempre come
protagonista l'Uomo Ragno (in versione Ultimate,
chiaramente) con partner supereroici a rotazione. A differenza del passato (ed
in perfetto accordo col proprio stile) Bendis ha però rinverdito lo
stereotipato schema di incontro/scontro tra supereroi
che poi si uniscono per combattere un nemico comune: le avventure della nuova
serie spesso mostrano nuove sfumature dei supereroi interessati e c'è una
grossa attenzione per le tematiche in sottofondo. Esemplare in tal senso la prima storia in
assoluto, dove Spidey incrocia le ragnatele con gli artigli del mutante Wolverine: i due si
conoscono ed imparano a cooperare, mentre sullo sfondo Bendis esplora una
tematica scottante come il razzismo, ovviamente dalla prospettiva degli umani
timorosi del potenziale pericolo rivestito dai mutanti. Nel primo volume l'Uomo Ragno si trova anche ad affrontare
la minaccia di Hulk in versione Ultimate, ispirata alla fase violenta e microcefala
del golia verde. Ma Bendis comincia a fare davvero sul serio nel secondo
“Ultimate Spider-Man Special”, che presenta invece ben cinque storie
complessive. Le prime due introducono l’Iron Man dell’Ultimate Universe, che ha
sempre il volto del playboy miliardario Tony Stark, stavolta privo di identità
segreta e fermamente contrario a vendere a qualsivoglia offerente la
rivoluzionaria tecnologia della sua armatura. Stark, essendo un geniale
inventore, è per l’appunto un mito di riferimento per il giovane Peter Parker,
che come Uomo Ragno gli darà una mano a neutralizzare la minaccia di un
manipolo di ladri tecnologici: Bendis coglie l’occasione per ripresentarci le
origini del supereroe corazzato, leggermente diverse da quelle ‘ufficiali’. Il
volume presenta anche un’altra miniserie, addirittura un trittico di avventure
interpretate, oltre che da Spidey, anche da Devil
e dal letale Punitore,
con i primi due impegnati nel tentativo di riassicurare il pericoloso
giustiziere alle patrie galere. Il personaggio di Devil/Matt Murdock non
presenta sostanziali novità rispetto alla serie regolare, come pure nemmeno il Punitore/Frank
Castle, che pure ha vissuto sulla sua pelle un’indelebile tragedia
familiare che lo ha indotto ad abbandonare la sua professione di poliziotto per
votarsi allo sterminio dei criminali a tempo pieno. Il livello qualitativo dei
due minicicli è interessante a livello narrativo, dunque la differenza
finiscono per farla i disegnatori: il team up tra Spidey e Testa
di Ferro è affidato al tratto da cartoonist puro di Mike Allred (che in genere
i fumettari odiano o amano senza vie di mezzo), mentre l’ombroso trittico
Spidey/Devil/Punitore è orchestrato graficamente dal maestro Bill Sienkiewicz,
uno dei pochi disegnatori situato sulla sottile linea rossa che divide i comics
dall’arte grafica tout court. Una collana interessante, “Ultimate Marvel
Team Up”, e a tempo determinato: Bendis ha già deciso che con il numero sedici,
nonostante il grande successo riscosso fino a questo momento, darà un taglio
perentorio a questa serie collaterale prima che il livello qualitativo delle
storie vada a calare. Nel variegato settore dei comics americani sono pochi gli autori che per onestà intellettuale si
sarebbero comportati così: un motivo in più per azzardarne la lettura...
Marvel Crossover n. 33-34, Ultimate Spider-Man Special 1-2, bimestrale, pp. 96 e 112 [Marvel Italia]
Voto
7
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